(AGI) – Roma, 31 dic. – Un piccolo clic che fece storia. Il 12 dicembre 2012 Joseph Ratzinger premette il tasto ‘invio’ su un tablet, alla fine dell’udienza generale, regalando al mondo il primo tweet ufficiale fatto da un Papa. Il primo tweet ufficiale della Chiesa Cattolica. Tutto attraverso il profilo Pontifex, ‘costruttore di ponti’, creato nove giorni prima. “Cari amici, sono lieto di entrare in contatto con voi tramite Twitter. Grazie per la vostra generosa risposta. Vi benedico con il cuore”. Un messaggio arrivato alle 11.28, in anticipo rispetto all’orario previsto, quasi a mettere nero su bianco l’impazienza del Pontefice di condurre la Chiesa in una comunicazione diversa, 2.0, dove confrontarsi con le generazioni più giovani e dove provare a rispondere a temi difficili, complessi, spesso taciuti. E Benedetto XVI lo fece direttamente, pubblicamente, senza affidare quel gesto a qualcuno di più esperto, mostrando di credere in toto a quella comunicazione che, 10 anni fa, si era già fatta largo nella quotidianità delle persone. Il messaggio fu pubblicato prima in inglese e poi in altre 8 lingue, arabo compreso. Uno per ogni profilo @pontifex creato in quel mese. Un altro segno di inclusività, di allargamento, di sguardi protratti oltre i confini del Vaticano e dell’Italia nel tentativo di ampliare sempre più la propria platea. La risposta fu immediata: più di 10mila furono i retweet registrati nei primissimi minuti che seguirono. (AGI)
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