L’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti di “Report” per il giusto contratto – che riunisce i giornalisti professionisti, precari e non, che lavorano senza un contratto giornalistico – ha chiesto in un comunicato che venga riconosciuta dalla Rai la loro professionalità dopo che l’annunciata selezione per le TgR, destinata ai lavoratori senza giusto contratto giornalistico, “potrebbe riguardare più di 15 professioniste e professionisti della redazione” del celebre programma di inchiesta di Rai3. “L’effetto”, si legge nella nota, “sarà quello di svuotare dall’interno un programma che ha fatto la storia del servizio pubblico ed è, invece, un patrimonio da tutelare”.
“Non condividiamo pertanto la decisione della Rai di ignorare le richieste dell’assemblea ‘Fase 2’ e di imporre, unilateralmente, una selezione per le sedi regionali che non rispetta le prerogative, la storia e le legittime aspirazioni dei professionisti che già lavorano per i programmi di approfondimento del servizio pubblico”, denunciano i cronisti.
“Chiediamo di essere regolarizzati con giusto contratto giornalistico e che ci venga riconosciuto il diritto di continuare a lavorare per la Direzione Approfondimento e per il nostro programma, da oltre 28 anni punto di riferimento del giornalismo di inchiesta in Italia, che richiede competenze specifiche che non vanno disperse”, continua la nota.
L’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti di “Report” per il giusto contratto, infine, invita alla “discussione e alla mobilitazione i colleghi giornalisti precari e interni per il ‘giusto contratto’ delle altre redazioni dei programmi di approfondimento della Rai, con l’obiettivo di giungere a un documento comune per chiedere una vera ‘Fase 2’ di stabilizzazione nei programmi che rispetti la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e tuteli la qualità dell’offerta giornalistica del servizio pubblico”. (AGI)
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