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Ppe: 28-29 Tajani a Congresso Ppe Valencia. I temi dell’Assise

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Già da questa sera il ministro degli Affari esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani sarà a Valencia dove, il 29 e 30 aprile, si svolgerà il Congresso del Partito Popolare Europeo (Ppe), la più grande famiglia politica in Europa con oltre 80 partiti membri, 14 Commissari europei e 188 Membri del Parlamento europeo. Il Congresso riunirà più di 800 delegati e 1200 ospiti provenienti da 40 Paesi. Interverranno la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, 15 capi di Stato o di Governo, oltre al Cancelliere tedesco in pectore, Friedrich Merz e 4 vice-premier fra cui Antonio Tajani, che del Ppe é anche vicepresidente decano essendo stato in carica consecutivamente dal 2002. Lo spiega una nota, in cui si ricorda che all’ordine del giorno del Congresso ci sarà innanzitutto il rinnovo della Presidenza. Il tedesco Manfred Weber, alla guida del Partito dal 2022, é praticamente certo della riconferma non essendo pervenute al momento altre candidature. Dovranno essere eletti poi dieci vice-presidenti, oltre ad un nuovo Segretario generale e un tesoriere. La plenaria di martedì pomeriggio, oltre agli interventi dei capi di Stato e di governo non-Eu e agli interventi finali delle Presidenti Metsola e von der Leyen, sarà dedicata alla presentazione dei risultati della Presidenza uscente, con un intervento del vice-premier Tajani sul tema delle migrazioni. É prevista anche a seguire una cena riservata ai leader Ppe. Durante la mattinata di mercoledì, prosegue la nota, saranno adottate una serie di risoluzioni che delineeranno le priorità della famiglia dei popolari per il prossimo triennio. Il vice premier Tajani presenterà una risoluzione sulla competitività e l’industria, risultato della grande mobilitazione di Forza Italia in vista del Congresso che ha visto eventi di alto livello organizzati lungo tutta la penisola negli ultimi mesi. Si tratta di uno dei due pilastri, insieme a sicurezza e difesa, identificati nel manifesto elettorale con il quale il Ppe ha vinto largamente le elezioni europee dello scorso anno. La risoluzione Tajani ha già incassato il supporto unanime degli altri membri della Presidenza Ppe e il plauso di diverse delegazioni, fra cui i tedeschi della Cdu/Csu con i quali la collaborazione é sempre più stretta. Tajani interverrà anche come leader di partito e più alto rappresentante in carica del Ppe nel governo italiano, durante la sessione dedicata agli interventi dei leader Ue. Forza Italia, che rappresenta in Italia il Ppe, sarà centrale nei lavori grazie ai suoi 28 delegati votanti. Sarà la quarta forza dopo la Cdu tedesca, gli spagnoli padroni di casa del Partido Popular e la Coalizione Civica polacca. Faranno parte della delegazione guidata da Tajani tutti gli europarlamentari, i presidenti di Regione Alberto Cirio, Vito Bardi, Roberto Occhiuto e Francesco Roberti, il Sottosegretario agli Esteri Maria Tripodi, i capigruppo alla Camera Paolo Barelli e al Senato Maurizio Gasparri, i vicepresidenti di Camera e Senato Giorgio Mulé e Licia Ronzulli, i vice-segretari nazionali Deborah Bergamini e Stefano Benigni, la Presidente della Commissione Esteri di palazzo Madama Stefania Craxi. Una parte importante della delegazione sarà composta da esponenti del movimento giovanile di Forza Italia. É un riconoscimento voluto da Antonio Tajani, al grande lavoro e alla crescita dei giovani azzurri nell’ultimo anno, spiega ancora la nota. A Valencia verranno discusse e approvate una serie di risoluzioni che segneranno la linea dei Popolari europei sulle maggiori questioni. Fra gli altri, questi alcuni dei temi: un patto per la competitività per garantire un nuovo impulso per l’occupazione e la crescita; impegno ad affrontare l’inverno demografico e l’emergenza abitativa in Europa; soluzioni concrete e umane al problema dell’immigrazione; strategia per un settore agricolo che possa garantire sicurezza alimentare e abbia accesso ad acqua sufficiente e di alta qualità; misure per un’Ue pronta a rispondere alle emergenze e alle catastrofi climatiche; impegno a valutare riforme istituzionali per una governance dell’Ue più efficace in particolare in ambito politica estera e di sicurezza comune. Infine, possibili risoluzioni di urgenza sui temi ‘caldi’ della politica estera: da Gaza all’Ucraina, dal Caucaso al Venezuela, conclude la nota. (AGI)
COM/SER