Papa Francesco è stato “un instancabile sostenitore dei diritti e della dignità dei rifugiati, dei migranti e delle persone costrette alla fuga in ogni parte del mondo. Ha preso posizione con fermezza e ha parlato in difesa delle vittime dei conflitti e di coloro che sono costretti ad abbandonare le proprie case”.
È il ricordo dell’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, che sottolinea come Francesco “ha acceso i riflettori sulle tragedie consumate alle porte dell’Europa e in aree ancora più remote, sottolineando la responsabilità condivisa che tutti abbiamo di proteggere chi è costretto alla fuga”.
Il Pontefice scomparso ieri “ha incontrato i rifugiati a Lampedusa, in Grecia, a Cipro e in altri luoghi, ha lanciato l’appello forte e chiaro alla comunità internazionale affinché non si volti dall’altra parte di fronte alla sofferenza di chi cerca salvezza” ricorda l’Unhcr, e “nel corso del suo pontificato ha saputo usare la sua autorevolezza morale per spingere i governi e le istituzioni ad accogliere, proteggere, promuovere e integrare i rifugiati nella società, specialmente in un’epoca in cui sono troppo spesso ostacolati da barriere, rifiuto e paura. La sua scomparsa è una grande perdita per tutti noi che ci siamo lasciati guidare dai suoi principi e dai suoi valori. La sua eredità continuerà a ispirare e rafforzare il nostro lavoro a sostegno di chi è costretto a fuggire”. (AGI)
UBA