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Napoli ha seguito con partecipazione l’ultimo saluto a Papa Francesco. Dai vicoli del centro storico ai quartieri affacciati sul mare, la città ha reso omaggio al Pontefice fermandosi in raccoglimento. Molti si sono radunati davanti agli schermi dei bar o hanno seguito la diretta sui telefonini. Qualcuno si è fermato sui marciapiedi, altri si sono raccolti sui gradini delle chiese ancora aperte.
Dai ‘bassi’ di Napoli, locali a piano strada adibiti ad abitazioni, usciva il brusio sommesso delle televisioni accese e dalle finestre spalancate, arrivavano le immagini e le preghiere in diretta da Roma.
Al Parco Virgiliano, affacciato sul Golfo, un gruppo di turisti siciliani ha camminato lentamente lungo i vialetti, sgranando il rosario. “Abbiamo voluto pregare per lui, in un posto che sembra toccare il cielo”, racconta Anna, arrivata da Catania.
Piccoli gesti spontanei hanno scandito una mattinata diversa dal solito: una pausa improvvisa nella frenesia del traffico, un segno della croce tracciato con discrezione, un momento di raccoglimento davanti a uno schermo. In una città abituata al rumore, oggi ha prevalso il rispetto silenzioso. (AGI)
NA8/LIL
