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Pace: lunedì Tajani a convegno su Ue e Giubileo per Agenda 2025

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“Di fronte alla sempre più concreta minaccia di una guerra mondiale, come ha sostenuto Papa Francesco nel recente discorso agli ambasciatori presso la Santa Sede, nel quale ha esortato a una coraggiosa diplomazia della speranza, all’inizio del 2025 e del Giubileo si incontrano gli artigiani della pace, associazioni e testimoni, per cercare di costruire insieme un’Agenda per la pace nella giustizia”. E’ quanto si legge nella presentazione dell’evento, “caratterizzato da un forte spirito europeo all’insegna del dialogo, dei diritti umani e dell’impegno per una democrazia profondamente radicata nei valori del bene comune e della partecipazione”, organizzato dal Parlamento Europeo in Italia e coordinato da Fabio Di Stefano, responsabile dei Rapporti con le istituzioni e comunicazione del Parlamento Europeo in Italia, e da Piero Damosso, autore del libro ‘Può la Chiesa fermare la guerra?’ (Edizioni San Paolo).
“E’ una risposta concreta – si informa ancora – all’emergenza dei conflitti e delle guerre che si saldano drammaticamente con gravissime ripercussioni globali, rischiando una deriva autodistruttiva che coinvolge tutta l’umanità”.
L’incontro si terrà a Roma lunedì 20 – dalle 15,30 a Esperienza Europa David Sassoli, piazza Venezia 6c – e sarà aperto dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Saranno presenti leader di movimenti, associazioni, sindacati come Comunità di Sant’Egidio, Comunità Papa Giovanni XXIII, Azione Cattolica, Acli, Movimento dei Focolari, Comunione e Liberazione, Cisl, Coldiretti, Cooperativa Auxilium, Movimento Cristiano Lavoratori. Con loro ambasciatori, giornalisti, religiosi, e i rappresentanti dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane e della Grande Moschea di Roma, “nella consapevolezza di quanto sia necessario rafforzare il dialogo interreligioso in un contesto mondiale dove spesso i conflitti sono alimentati da fondamentalismi nazionalistici”.
“Gli artigiani della pace, impegnati in questi anni nella solidarietà ai profughi e nella cultura dell’incontro sui fronti di tutte le guerre, oggi sono chiamati ad una grande responsabilità e al coraggio di promuovere e accompagnare negoziati urgenti per una pace giusta e durevole, che non ha paura di cercare la verità senza esclusioni né manipolazioni tramite operazioni propagandistiche e ideologiche. Nello spirito europeo dei Padri Fondatori, De Gasperi, Adenauer, Schumann, la sfida dell’Agenda per la pace è quella di rilanciare e attuare – conclude la nota – un metodo comunitario 2.0, che contribuisca, come ha detto Papa Francesco parlando nei giorni scorsi proprio degli artigiani della pace, ‘a edificare società realmente pacifiche, in cui le legittime differenze politiche, ma anche sociali e culturali, etniche e religiose costituiscano una ricchezza e non una sorgente di odio e di divisione’”. (AGI)