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Uni­pol si lan­cia sul foto­vol­taico

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Uni­pol punta alla svolta green sui con­sumi di elet­tri­cità. Già dal 2015 il gruppo, pre­sie­duto da Carlo Cim­bri, ha sot­to­scritto con­tratti di for­ni­tura che pro­ven­gono da fonti rin­no­va­bili al 100%. Il pro­getto allo stu­dio, ancora in fase di defi­ni­zione, è tut­ta­via molto più radi­cale e si arti­cola prin­ci­pal­mente su tre gambe: l’instal­la­zione di pan­nelli solari su tutti gli edi­fici del gruppo, un con­tratto di Ppa (Power Pur­chase
Agree­ment) a lungo ter­mine per l’acqui­sto di ener­gia green e, infine, la rea­liz­za­zione (o l’acqui­sto) di campi foto­vol­taici per circa 40-45 Mega­watt.
Tutte ini­zia­tive che si inqua­drano in un con­te­sto di atten­zione cre­scente, da parte della hol­ding bolo­gnese, ai pro­fili di soste­ni­bi­lità. Un impe­gno che già nel 2015 aveva visto la pub­bli­ca­zione del posi­tion paper “Uni­pol per il clima” e che è stato poi decli­nato nei tre prin­ci­pali ambiti ope­ra­tivi del gruppo: pro­dotti assi­cu­ra­tivi, atti­vità di inve­sti­mento e real estate. A tal pro­po­sito, il nuovo piano al 2024 – pre­sen­tato lo scorso mag­gio davanti alla comu­nità finan­zia­ria – pre­ve­deva un’inci­denza dei pro­dotti a valenza ambien­tale e sociale pari al 30% e inve­sti­menti tema­tici per i Sustai­na­ble Deve­lo­p­ment Goals dell’Onu pari a 1,3 miliardi.

FONTE: LIBERO.IT