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Un pacchetto da 3,6 miliardi per l'emergenza coronavirus

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Un pacchetto di misure da 3,6 miliardi di euro da approvare entro questa settimana per sostenere l’economia italiana, colpita dai blocchi delle attività disposti per affrontare l’emergenza coronavirus. La manovra in deficit del governo è stata annunciata dal vice ministro all’Economia Antonio Misiani, a margine dell’incontro organizzato dal Pd con le parti sociali al Nazareno. Incontro e annuncio che hanno nuovamente accesso polemiche interne alla maggioranza di governo.

“Non ci è piaciuto che l’annuncio” di nuove risorse in deficit “sia stato fatto dai giornali il giorno delle elezioni. Ma le misure vanno prese, non devono essere sparati numeri a caso, vanno prese le misure che servono”, ha criticato il capo politico del M5s Vito Crimi ai microfoni di Radio 24, tornando sull’irritazione del Movimento nei confronti del Pd e del ministro Roberto Gualtieri (eletto ieri nelle suppletive a Roma). “Il nostro è sempre un atteggiamento leale e continueremo ad averlo, poi quando succedono queste cose ci si confronta e si va avanti”, ha continuato Crimi. “Mi dispiace che il Pd abbia convocato le parti sociali” dopo che “il presidente Conte aveva annunciato che le avrebbe convocate mercoledì”.

Mentre, dall’opposizione, è tranchant Matteo Salvini: “Il piano del governo da 3,6 miliardi? È come dare l’aspirina a chi ha la broncopolmonite. Ne servono almeno 50”. La lega comunque invierà una delegazione domani sera, alle 20:30 a Palazzo Chigi, dove il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato i capigruppo di tutti i partiti, maggioranza e opposizione, per discutere dell’emergenza. In una giornata in cui è arrivata la ‘doccia fredda’ dell’Ocse, che ha tagliato di 0,4 punti le stime del Pil nel 2020, e con il Ftse Mib che ha segnato perdite del 3% – Milano nuovamente maglia nera d’Europa -, per l’Italia si apre una settimana cruciale, a livello sanitario ed economico per il contenimento dell’epidemia.

Di Maio annuncia un piano straordinario per il Made In Italy

Domani, intanto, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha convocato una “riunione straordinaria sull’export” alla Farnesina “Sul tavolo metteremo 300 milioni a sostegno delle nostre imprese per il piano straordinario ‘made in Italy’ e altri 350 milioni per il fondo di garanzia sulle esportazioni all’estero”, ha annunciato.

 “Ci troviamo in una delle situazioni più difficili della nostra storia, perché affrontiamo la quarta recessione economica in pochi anni e perché dal 2000 siamo il Paese che cresce meno di tutta l’Eurozona”, ha sostenuto il responsabile economico del Pd, Emanuele Felice, che oggi ha partecipato all’incontro con le parti sociali al Nazareno. “Da questa situazione si può uscire solo con una politica seria e lungimirante, il contrario di quanto proposto da Salvini o da altri avventurieri di turno, che negli ultimi anni tanto danno hanno recato al nostro paese e alla nostra economia. Il Pd rappresenta per i cittadini italiani e l’Europa l’architrave e la garanzia di questa politica”.

Per Salvini il piano è un “palliativo”

Mentre, per Salvini, il ‘piano’ cui sta lavorando il governo “è un palliativo: non serve”. “È come dare un’aspirina a chi ha la broncopolmonite. Serve un grande e coraggioso piano di interventi”, ha affermato il segretario leghista. “Non serve sospendere le tasse per un mese, occorre annullare gli adempimenti per chi non ce la fa per tutto il 2020. E non solo a Codogno, a Lodi o a Padova ma in tutta Italia perché le imprese stanno soffrendo in ovunque”.

Domani Salvini invierà i due capigruppo di Camera e Senato all’incontro con Conte. Al tavolo, la Lega porterà le proposte economiche già anticipate nei giorni scorsi, e in piu’ chiederà lo stop alla ‘plastic tax’. In generale chiederà che questa emergenza sia trattata a livello nazionale e non locale.

Da Conte domani andranno anche i capigruppo di Fratelli d’Italia e Forza Italia. “Le misure economiche del governo per il coronavirus? Temo non basteranno, ma aspettiamo a vedere nel concreto il decreto”, ha detto Giorgia Meloni, intervistata da ‘Povera patria’. “Abbiamo fatto il più alto numero di tamponi, abbiamo per primi cercato di tamponare la vicenda”, ha proseguito la presidente di FdI, “ma poi in un minuto siamo diventati gli untori d’Europa, perché Conte doveva fare la sua polemicuccia”.

Dal canto suo, Silvio Berlusconi ha annunciato di aver depositato in Parlamento europeo una interrogazione urgente a Ursula von der Leyen e alla Commissione europea, che reca la sua firma e quella di Antonio Tajani “per sollecitare un intervento rapido in sostegno del sistema economico italiano e a sospendere gli aggiustamenti strutturali del Patto di stabilita’ e crescita”.

Vedi: Un pacchetto da 3,6 miliardi per l'emergenza coronavirus
Fonte: politica agi


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