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Ucciso l’uomo che voleva introdursi in uffici Fbi in Ohio

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E’ stato ucciso dagli agenti l’uomo armato che ha tentato di fare irruzione in un ufficio dell’Fbi in Ohio ed è fuggito dopo aver fatto scattare le misure di sicurezza. L’incidente ha attirato l’attenzione di tutto il Paese perchè si è verificato solo pochi giorni dopo che l’Fbi ha perquisito la casa in Florida dell’ex presidente Donald Trump in cerca, secondo il Washington Poat, di documenti sulle armi nucleari.

“All’attivazione degli allarmi – hanno spiegato le autorità in conferenza stampa – e alla pronta risposta degli agenti speciali, il soggetto è fuggito”.

Secondo diverse testimonianze raccolte dai media locali, Ricky Shiffer, 42 anni, si è presentato armato di una pistola sparachiodi e di un fucile AR-15 oltre ad indossare un giubbotto anti proiettili. La sua fuga è iniziata in auto con il veicolo che e’ stato inseguito dalle forze dell’ordine che hanno costretto l’assalitore a fermarsi in una zona rurale, vicino a un campo di grano. Successivamente si è verificato un breve scambio di colpi di arma da fuoco tra polizia e il sospetto che non ha voluto negoziare ne’ arrendersi.

L’uomo è morto dopo aver tentato di sparare per la seconda volta, anticipato dagli agenti, “ed è morto per le ferite riportate sulla scena”.

Shiffer è apparso in un video postato su Facebook il 5 gennaio dell’anno scorso. Nelle immagini si vede l’uomo assistere a un raduno pro-Trump in piazza Black Lives Matter, di fronte alla Casa Bianca. Il giorno dopo è poi avvenuto l’assalto a Capitol Hill che ha fatto il giro del mondo.