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Turismo: il governo rilancia il bonus vacanze

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di redazione

Uno dei punti di forza del decreto Sostegni bis o, come preferisce chiamarlo il premier Draghi, “Imprese, lavoro, professioni”, che il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare domani i giovedì, se non nasceranno altri intoppi, è senza dubbio il “bonus vacanze”, con il quale l’esecutivo spera di far ripartire il turismo interno, enormemente penalizzate dalle chiusure anti-Covid.

Il bonus vacanze era stato già finanziato l’anno scorso con una dotazione di 2,6 miliardi di euro la quale, però, è rimasta in larga misura inutilizzata. Adesso il governo intende allargare la misura, consentendo a chi vuole prenotare un soggiorno presso una località turistica di chiedere l’applicazione dello sconto direttamente nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator.

Allo stato attuale il bonus può essere utilizzato soltanto da coloro che ne hanno fatto richiesta entro il 31 dicembre 2020, ma dalla maggioranza si chiede con insistenza di estendere l’utilizzo del voucher anche alle nuove richieste.

Il rilancio dell’economia nazionale non può prescindere dalla spesa turistica diretta e indiretta, italiana e straniera, compresa la componente delle seconde case di vacanza.

Il bilancio dell’emergenza Covid è devastante per il comparto alberghiero, che ha subito, con la ristorazione, le maggiori perdite: -57% nel 2020. Le agenzie di viaggio e i tour operator hanno subito lo scorso anno una perdita di fatturato pari al 76,3%, gli alloggi e la ristorazione del 42,5%.

Saranno sufficienti le misure in preparazione per dare respiro ad un comparto cruciale per la nostra economia? È da vedere, le possibilità di rilancio del turismo sono strettamente legate al contenimento del virus e, di conseguenza, alla campagna vaccinale ed al pass per la libera circolazione. Al riguardo va registrato, purtroppo, l’allungamento dei tempi per la produzione del “vaccino italiano”, a causa dello stop imposto dalla Corte dei Conti al decreto che finanziava la produzione del vaccino di ReiThera. Nondimeno il Sostegni bis conterrà nuove disposizioni in materia di vaccini, con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo e la riconversione del settore biomedicale.