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Stilista di Balmain si confessa: "ero ustionato ma mi vergognavo"

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AGI – Olivier Rousteing, l’enfant prodige della moda francese, è rimasto gravemente ustionato nell’esplosione del camino della sua casa a Parigi: l’incidente è avvenuto un anno fa ma il direttore artistico della casa Balmain ha tenuto la notizia fino ad oggi nascosta per “vergogna”.

 

 

Lo ha rivelato lui stesso, solo alla fine della settimana della Moda parigina, in un lungo post su Instagram, in cui ha fatto non solo la toccante confessione ma anche un velato affondo contro i social.

“Lo nascondo da troppo tempo ed è ora che tu lo sappia”, ha scritto, accanto a una sua foto, in cui si vede che è completamente coperto di bende su busto e braccia, il viso ancora danneggiato dalle ustioni. 

“Mi sono svegliato la mattina dopo all’ospedale Saint-Louis di Parigi”, racconta ancora, lodando il personale medico che lo ha curato in modo esemplare nonostante in quei giorni fosse sopraffatto dai malati di Covid.

“Ad essere sincero, non sono davvero sicuro del motivo per cui mi vergognavo così tanto, forse per questa ossessione per la perfezione per cui la moda è nota e per le mie insicurezze”.

Un segreto mantenuto per mesi

Ma poi racconta come è riuscito a celare questo suo segreto per mesi e ne approfitta per fare una denuncia dei social media.

“Mentre mi riprendevo, ho lavorato giorno e notte per dimenticare e creare tutte le mie collezioni, cercando di far sognare il mondo e allo stesso tempo nascondendo le cicatrici con mascherine, dolcevita, maniche lunghe e persino anelli a profusione su tutte le mie dita per le interviste o i servizi fotografici. E ho davvero capito che il potere dei social media è quello di rivelare solo ciò che vuoi mostrare! Un po’ come permetterci di creare la nostra narrativa speciale che evita ciò che non desideriamo vedere o mostrare: questo è il nostro nuovo mondo”.

 Arrivato a soli 25 anni alla guida di Balmain, Olivier Rousteing, che festeggia in questi giorni i dieci anni nella maison, ha avuto un abbagliante successo. 

Secondo un profilo su Out Magazine, il marchio è cresciuto tra il 15% e il 20% tra il 2012 e il 2015. Amico intimo di Beyoncé e delle Kardashian, è capace di riversare il suo glamour nella couture disegnando collezioni pensate per l’era dei selfie e dei social network. Anche il suo percorso personale è sorprendente:

“Ho una vita molto meno glamour del mio account Instagram”, ama stesso raccontare. Originario di Bordeaux, Olivier Rousteing è stato abbandonato alla nascita e adottato.

Ottimo studente a scuola, diventato maggiorenne ha studiato a Parigi all’Esmod (Ecole Supérieure des Arts et Techniques de la Mode); e dopo la laurea, è sbarcato con i suoi disegni sottobraccio, in Italia. Dopo l’avvio come stagista da Roberto Cavalli, è diventato rapidamente assistente e poi addirittura direttore creativo della sua collezione femminile.

Dopo 5 anni, nel 2009, ha cominciato a muovere i primi passi da Balmain e nel 2011, a soli 25 anni, ha sostituito Christophe Decarnin come stilista della maison. Persino Netflix gli ha voluto dedicare un documentario, Wonder Boy, che racconta la sua vita, la prodigiosa carriera e anche la ricerca dei suoi genitori biologici. “Ora, un anno dopo” Olivier si racconta “guarito, felice e in salute”: “C’è sempre il sole dopo la tempesta”. 

Source: agi


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