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Spunti di riflessione sulla ‘sinistra’ che poteva essere e non è più

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Una storia che non va dimenticata per comprendere dove andare nel futuro. Una panoramica di cosa sia accaduto alla sinistra perché, da forza egemone del panorama politico umbro e nazionale, nel giro tutto sommato di poco tempo sia passata dalle stelle alle stalle.

Di Ettore Minniti

In molti, dopo il dato delle ultime elezioni, si sono interrogati su quello che è stata una ‘sinistra progressista’ e che oggi ha perso la sua identità, assumendo una fisionomia ibrida, servendo su un piatto d’argento la vittoria alla destra.

Lo spunto di tale riflessione ci è dato dalla recente pubblicazione del libro curato da Noemi Marziani con gli autori Wladimiro Boccali e Vincenzo Cimino: ‘Perugia e l’Umbria nere per caso’.

Si tratta di un «dialogo tra due appassionati del discorso pubblico, accompagnati da cinque punti di vista. Il sottotitolo è: «Dialogo tra chi si incanta e chi pena sopra la politica umbra degli ultimi decenni».

Perugia e l’Umbria “Nere” per caso nascono da uno scambio di vedute e riflessioni davanti allo scoppiettio della legna davanti al “caminetto”, in un momento in cui la pandemia dilatava gli spazi e concedeva più tempo libero da dedicare al ‘Pensiero’ e alla ‘Lettura’.

Vincenzo Cimino, ennese, militante di sinistra di lungo corso, trapiantato per passione ed esigenze familiare in Umbria, e Wladimiro Boccali, perugino, già sindaco della sua città, e, si sono ritrovati spesso, negli ultimi due anni, a dialogare, a confrontarsi – anche a scontrarsi – sulle cose dell’Umbria e della politica. E lo hanno fatto di presenza, non attraverso i social o le chat, ma guardandosi negli occhi: una nuova agorà che ha arricchito i due liberi pensatori, pur nella diversità di alcune opinioni.

Col tempo e con la conoscenza i dialoghi sono diventati sempre più frequenti e si sono fatti pagine scritte. Pagine poi raccolte e organizzate per cercare un filo, non rigoroso ma coerente, e per contribuire, con riflessioni a volte concordanti, molte altre fortemente dissonanti, a stimolare un dibattito utile sul futuro.

Il libro è diviso in due parti.

Nella prima parte del libro, i due autori passano in rassegna gli eventi degli ultimi 20 anni, discutendo sull’Umbria, modello organizzativo di eccellenza e punto di riferimento, dibattendo sulle possibili cause delle sconfitte della sinistra, proponendo soluzioni, in cui gli autori mostrano accordi ma anche disaccordi. Vengono analizzati personaggi pubblici di Perugia e dintorni, le loro vicende, le loro parabole, rifacendo tornare alla memoria eventi anche dimenticati, svelandone le dinamiche. Una storia che non va dimenticata per comprendere dove andare nel futuro. Una panoramica di cosa sia accaduto alla sinistra perché, da forza egemone del panorama politico umbro e nazionale, nel giro tutto sommato di poco tempo sia passata dalle stelle alle stalle.

Nella seconda parte, l’interessante libro si completa con alcune riflessioni di esperti e studiosi su alcune delle questioni più interessanti della vita politica umbra e non solo, che regalano riflessioni inediti e visione della società del domani inaspettati. L’auspicio degli autori è che dopo l’attenta analisi per comprendere quello che non è andato, dando spazio a quella ‘Destra’ che si ritrova per caso alla guida della Regione e di tanti comuni, possa aiutare la futura leadership della sinistra a leggere, a capire, a interpretare e giudicare gli eventi futuri, consci che dubbi e perplessità non potranno scomparire. Una speranza per uno sforzo collettivo per provare ad immaginare la rinascita dell’Umbria e soprattutto della sinistra in Umbria.

Un libro che dovrebbe essere letto sia dall’élite, a volte referenziale, della sinistra in genere ed in particolare quella del Partito Democratico, dai tanti iscritti, ma anche dai tanti simpatizzanti che, per gli più svariati motivi, si sono allontani o sono stati allontanati.

Wladimino Boccali   Vincenzo Cimino