(AGI) – Roma, 6 feb. – Disastroso terremoto in Turchia e Siria con epicentro nel sud-est turco, vicino al confine. Due le scosse devastanti. La prima di magnitudo 7.8 sulla scala Richter è stata registrata alle 4,15 locali (le 2,15 in Italia) e dopo un quarto d’ora è stata seguita da un di magnitudo 6.7. Una seconda scossa di magnitudo 7.5 (la stima preliminare era di 7.8) alle 11,25 ora italiana con epicentro un centinaio di chilometri a nord del primo terremoto.
Il bilancio, ancora provvisorio, è di 1.385 morti fra Turchia e Siria. Solo nelle dieci province tuche colpite per ora sono oltre 2.800 gli edifici crollati. Secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sono oltre 2.400 le persone estratte vive dalle macerie in Turchia. I feriti sono diverse migliaia.
La prima scossa è stata seguita da oltre 100 scosse di assestamento di cui 53 sopra la magnitudo 4.
Il terremoto ha provocato diversi danni alle infrastrutture energetiche e in particolare ai gasdotti. Il sisma ha causato danni a un gasdotto nel sud della Turchia, nella provincia dell’Hatay al confine con la Siria, dove è scoppiato un incendio in seguito alla formazione di due diverse spaccature a 3 chilometri di distanza l’una dall’altra. L’incidente ha spinto la compagnia di stato turca Botas a sospendere in via momentanea e precauzionale il flusso di gas in tre diverse province, provvedimento che ha interessato diversi villaggi e piccoli centri del confine con la Siria. (AGI)
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