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SIAMO IN FINALE. ONORE AGLI SPAGNOLI, MA NOI SIAMO LA GRANDE ITALIA

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AGI – L’Italia è la prima finalista di Euro 2020 dopo la vittoria ai calci di rigore sulla Spagna. La nazionale di Mancini qualifica per la quarta volta nella sua storia all’atto conclusivo dei campionati europei.

Errori dal dischetto per Manuel Locatelli tra gli Azzurri, Dani Olmo e Alvaro Morata per le furie rosse. A segno, invece, Andrea Belotti, Leonardo Bonucci, Federico Bernardeschi e Jorginho tra i ragazzi di Mancini; Gerard Moreno, Thiago Alcantara tra quelli di Luis Enrique.

Il secondo tempo e i supplementari

Al quarto d’ora della ripresa si era sbloccata la prima semifinale di Euro 2020 tra Italia e Spagna. A segno è andato Federico Chiesa con un tiro a giro sul palo lontano, una conclusione imparabile per il portiere delle furie rosse Unai Simon.

Il centrocampista offensivo della Juventus è stato lesto a sfruttare un pallone vagante nell’area avversaria dopo un’incursione di Immobile. L’equilibrio si è spezzato però solo per venti minuti circa.

Nel secondo tempo la Spagna ha avuto un paio di occasioni importanti con Dani Olmo e, soprattutto con Oyarzabal, ma è stato Alvaro Morata, entrato dalla panchina, a pareggiare i conti e a costringere le due squadre ai tempi supplementari.

I trenta minuti aggiuntivi trascorrono senza grandi pericoli. Neanche i cambi vanno invertire la rotta. La benzina è finita dopo una gara di grande corsa, generosità e contrasti.

Il racconto del primo tempo

Un’Italia contratta quella vista contro la Spagna nel primo tempo della semifinale di Euro 2020 a Wembley. Il punteggio di 0-0 racconta però bene l’equilibrio che regna tra le due squadre con la Roja più abile nel palleggio rapido e nel sfruttare i palloni persi dagli Azzurri in mezzo al campo.

Gli undici di Mancini hanno invece provato a verticalizzare  verso Immobile sfruttando poi l’inserimento dei centrocampisti offensivi. Ancora troppo poco coinvolti nel gioco i due esterni, Chiesa e Insigne, che si sono acccesi solo a tratti.

In mezzo al campo, al centro delle operazioni, spicca Busquets, metronomo della nazionale di Luis Enrique e uno dei principali artefici del cambio di passo a Euro 2020 delle furie rosse. Più in ombra il suo principale antagonista, Jorginho.

Nelle primissime battute di gioco l’Italia ha colpito anche un palo con Barella ma il centrocampista dell’Inter era partito in netta posizione di fuorigioco. Ferran Torres, ma soprattutto Dani Olmo, sono stati bravi a non dare riferimenti alla difesa azzurra svariando in tutto il versante d’attacco. Al 20’ occasionissima per l’Italia che non sfrutta un’uscita azzardata del portiere Unai Simon. Prima Immobile e poi Barella non trovano infatti il tempo giusto per battere a rete e l’occasione sfuma.

Al 24′ grande intervento di Donnarumma che evita il vantaggio spagnolo con un pregevole intervento su un tiro rasoterra di Dani Olmo dall’interno dell’area. Il centrocampista del Lipsia ci proverà ancora, da fuori, qualche minuto dopo ma con risultati assai peggiori. A pochi secondi dalla fine del primo tempo affondo di Emerson che coglie la traversa dopo l’assist di Insigne.

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©  Afp

Italia-Spagna

I tifosi sugli spalti

Uno stadio pienissimo, oltre 60 mila tifosi, per spingere le due squadre verso l’atto finale di Euro 2020. Sugli spalti però pochissime mascherine e distanziamento sociale inesistente.

Il riscaldamento con l’omaggio a Raffaella Carrà

L’Italia ha effettuato il riscaldamento allo stadio di Wembley con il sottofondo musicale di “A far l’amore comincia tu…”, notissima hit di Raffaella Carrà molto nota anche in Spagna.

La Figc aveva fatto richiesta di inserire la canzone nella playlist ufficiale. E la Uefa ha acconsentito che la nazionale potesse rendere omaggio in questo modo all’artista scomparsa ieri, in occasione di questa semifinale fra Italia e Spagna nel campionato Euro 2020

La curiosità degli ‘Under’ ora cresciuti

Italia contro Spagna, finale dei campionati europei under 21, anno 2013. Due squadre piene di talenti e di giovani di belle speranze, tutti all’incirca ventenni. Da una parte De Gea, Koke, Thiago Alcantara, Alvaro Morata e Sarabia. Dall’altra Marco Verratti, Alessandro Florenzi, Ciro Immobile e Lorenzo Insigne.

Gli stessi che oggi si giocheranno la semifinale di Euro 2020, otto anni dopo, a Wembley ancora con la casacca della Nazionale, ma quella dei grandi. Di acqua da quel 18 giugno (Raffaella Carrà festeggiava 70 anni) ne è passata tanta sotto i ponti, anche nel mondo del pallone.

L’arrivo oltremanica

L’Italia si è allenata a Coverciano ieri mattina e ha poi preso un volo charter che è atterrato a Luton nel primo pomeriggio. Alle 17 di ieri di nuovo allenamento presso lo stadio Hive di Harrow e poi riposo fino a martedì sera.

La Spagna è arrivata in serata alle 18, e soggiornerà nel lussuoso hotel Marriott di Regent’s Park.  È dal 1968 che l’Italia non vince il campionato europeo e, dopo un’attesa di 53 anni, i tifosi ci sperano.

L’arbitro

A dirigere il match è Felix Brych,coadiuvato dagli assistenti Mark Borsch e Stefan Lupp. Il quarto uomo sarà invece il russo Sergei Karasev. L’arbitro tedesco, avvocato, classe 1975, ha già diretto quattro match a Euro 2020: Olanda-Ucraina, Finlandia-Belgio, Belgio-Portogallo, e il quarto di finale tra Ucraina-Inghilterra a Roma.

È stato anche l’arbitro della sfida tra Juventus e Real Madrid, finale di Champions League del 2017. La sfida tra Italia e Spagna non è per lui una novità: ha già arbitrato il match valido per le qualificazioni ai mondiali del 2018, a Torino, terminata in pareggio.