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Serie A, 30° giornata: Inter, è la partita decisiva?

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di Loenzo Lavacca

Nuovo fine settimana alle porte e puntuale come sempre è un nuovo turno di Serie A, che giunta alla 30esima giornata inizia a definire i primi verdetti di fine stagione per alcune squadre.
Si consideri, per esempio, il match che si giocherà quest’oggi alle 15 e 30: Spezia-Crotone rappresenta l’occasione per i liguri di chiudere il discorso salvezza e allungare a +10 sulla terz’ultima Cagliari, che intanto domenica alle ore 12 e 30 se la vedrà con l’Inter.
A proposito di Inter, i nerazzurri sono attesi da uno dei match più complicati della stagione. Con Barella out per squalifica, la squadra di Conte è chiamata a una prestazione importante contro una squadra che non vince da 3 partite ed è intenzionata a ottenere punti per poter uscire dalla zona retrocessione in cui clamorosamente si trova in questa stagione.
Proseguendo il programma delle partite, figurano Parma-Milan alle ore 18:00 e Udinese-Torino alle ore 20:45. Per il Milan di Pioli è giunta l’ora di tornare alla vittoria dopo il brusco stop di domenica scorsa contro la Samp, vista la competizione così agguerrita per il piazzamento in Champions League, mentre nel posticipo serale gli occhi sono puntati sul Torino di mister Nicola, reduce dal buon pari nel derby e ancora in lotta per non retrocedere, vista la posizione in classifica non proprio rassicurante, a soli due punti dal Cagliari.
Nella giornata di domenica, spazio a tutti gli altri match: dopo Inter-Cagliari, alle ore 15:00, si giocheranno Verona-Lazio, Juventus-Genoa e Sampdoria-Napoli. Successivamente, scenderà in campo la Roma alle ore 18:00 contro il Bologna e poi alle 20:45 Fiorentina-Atalanta chiuderà il turno di campionato.
Nel campionato delle sette sorelle, come è stato spesso ribattezzato per evidenziare il grande equilibrio vigente alle prime posizioni in classifica, d’ora in avanti, sbagliare non sarà più concesso ai fini dei soli 3 piazzamenti europei che contano davvero, quelli per la prossima Champions. Pertanto (fatta eccezione la capolista Inter) Lazio,Roma,Napoli,Atalanta,Juve e Milan sono costrette a vincere le rispettive partite da qui alla fine della stagione, in un tutti contro tutti sanguinoso che alla lunga renderà memorabile questo campionato non solo per essere stato disputato interamente senza tifosi negli stadi.