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Sciocolà, fra cioccolato e aceto balsamico doc di Modena

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Testo e foto di Vittorio Giannella

Torna a Modena dal 29 al 1 novembre 2021 l’evento più dolce e atteso dell’anno dagli appassionati di cioccolato: Sciocolà, la terza edizione del Festival dedicato al cioccolato artigianale.

Si svolgerà nelle splendidi cornici di Piazza Grande, corso Duomo e via Emilia Centro.”Un anno fa fummo costretti ad annullare la manifestazione” racconta Gian Carlo Muzzarelli, primo cittadino di Modena, “oggi finalmente ci sono i vaccini che ci hanno consentito di girare pagina, e Modena sta vivendo una stagione autunnale di rinascita, con molti eventi, e Sciocolà è tra i principali eventi gastronomici italiani.” 

Una quattro giorni in cui il cioccolato di altissima qualità si sposerà quest’anno col prodotto d’eccellenza della città: l’aceto balsamico di Modena Tradizionale Dop e quello IGP. Si potrà degustare, acquistare e scoprire il cioccolato in tutte le sue sfumature, grazie alla maestria degli artigiani cioccolatieri, che accompagneranno i visitatori più curiosi in un viaggio tra tradizione e innovazione, coinvolgendoli in laboratori, showcooking e spettacoli sensoriali per conoscere meglio il mondo del cioccolato e dell’Aceto balsamico di Modena.

Affascinante la visita, da non perdere, nella penombra dell’acetaia Del Duca a Spilamberto (www.acetobalsamicodelduca.it) con le botticelle in fila per ordine di grandezza, quelle che contengono il preziosissimo Aceto balsamico tradizionale invecchiato dai 12 anni come minimo ai 25, mentre nello stanzone accanto le botti sono grandi e contengono l’ottimo e il più consumato aceto balsamico IGP.

Le origini di questo prezioso mosto si perde nella notte dei tempi, ma la traccia più ampia l’ha lasciata Plinio il Vecchio (23-79 dC) nel suo Secundi Naturalis Historiae, che elogia questa sostanza acida quando, scivolando con la consistenza della “lava”, condisce piatti, disseta e cura. Racconta anche Plinio, tutta la saggezza dettata dall’esperienza, per cui tutte le attività in acetaia si compiono a luna calante, quando la luna è buona.

Questa la descrizione delle virtù salutari dell’aceto balsamico di Domenico Romoli, nel suo libro alla dodicesima pagina” Nella singolare dottrina” edito nel nel 1560. Dal 1891 l’aceto balsamico del Duca produce e promuove questo prodotto unico di questo territorio, una tradizione che si tramanda da cinque generazioni, che garantisce un prodotto unico, ottenuto da mosti d’uva cotti selezionati, e da aceto di vino esclusivamente italiano.

Negli anni 70 Adriano Grosoli, nipote del fondatore, decide di contraddistinguere il suo aceto balsamico con il ritratto dipinto da Velasquez, (conservato nella Galleria Estense di Modena) del Duca Francesco d’Este, tra i più famosi e appassionati produttori di quel balsamo molto apprezzato alla corte degli Estensi. Nel 2016, Aceto Balsamico del Duca raggiunge un doppio traguardo: in occasione del suo 125°compleanno viene ammesso a pieno titolo nel registro dell’Unione Imprese Centenarie Italiane.

Un piacere ascoltare la guida esperta che racconta di mosti cotti e maturazione, grazie alla fermentazione naturale con un lungo invecchiamento mai inferiore ai 12 anni per l’aceto balsamico di Modena Tradizionale. Lo si fa con travasi, una tecnica particolare, e stagionata in botticelle di legno, (alcune trasudano il prezioso liquido) e messe a invecchiare in ambienti appositi chiamati acetaie. Solo così l’aceto di colore bruno scuro, denso e lucente dona quel quel bouquet unico con un sapore gradevole di dolce e agro ben equilibrato che lo rendono unico e inimitabile. Insomma un tesoro di sapori e profumi che merita di essere scoperto insieme al suo territorio.

Fonte: TravelGlobe