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Satana a San Remo ( Virginia Raffaele in avanscoperta)

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                Durante il festival di San Remo, Virgina Raffaele,in una delle perfomance finali, canta una vecchia canzone degli anni ‘3o, imitando un grammofono di allora, che ogni tanto si fermavano o gracchiavano, con gesti  definiti poi, da un noto sacerdote esperto di satanismo, satanici. Non solo ma il sacerdote è riuscito a sentire persino la parola Satana, invocato da Raffaele. Apriti cielo, subito i politici cattolici di ogni schieramento, con in testa colui che va in giro con la Bibbia, i Vangeli ed il Crocefiso, un certo Salvini, esperto in ladrocinio ed in volgarità razziste, scatenano una canea contro Virginia Raffaele, accusata quasi di essere una seguace di Satana e pronta paradossalmente per il rogo. Una esagerazione che Domenico Servillo, dopo due giorni di studi su testi sacri e vangeli apocrifi redatti da Belzebù, ha commentato ironicamente con prove schiaccianti che dietro Sanremo 2019 ci fosse Satana. Come, così.

Satana al festival?
È la 69esima edizione.
Se si gira il 9 diventa 6.
In più 9-6 fa 3, i conduttori erano 3. 3+3 fa 6.
Quindi 666.
Inoltre Sanremo inizia per S, come Satana.
Ancora, San Remo era un santo, e la conduttrice porta il nome Virginia (evidente riferimento a Maria) e il cognome Raffaele (arcangelo), protettore degli sponsi: è proprio lei, unica donna, ad invocare il Maligno, sbeffeggiando sia la Madre di Gesù che il protettore delle unioni sacre.

I due conduttori uomini recano il nome Claudio: non a caso l’imperatore Claudio si schierò apertamente contro i Giudei cristiani, arrivando nella “Lettera agli Alessandrini” a scrivere “Non si facciano entrare o avvicinare da Siria o Egitto Giudei naviganti verso terra, o ciò mi farà prendere sospetti più grandi: altrimenti in tutti i modi mi opporrò a loro come quelli che alimentano una piaga del mondo.”
In una serata del festival appare per un attimo, subito cacciato, Fausto Leali, il quale grida che in realtà il vero vincitore sarà lui. Chiaro il riferimento al maligno, che perse a causa della ribellione proprio le ali.
Il festival ha quest’anno avuto luci particolarmente vivide, chiaro omaggio a Lucifero, portatore di Luce.

Il vero vincitore del festival sarebbe dovuto essere Ultimo, evidente simbolo religioso (“gli ultimi saranno i primi”). Invece, la vittoria pilotata, peraltro di un cantante di radici pagane ed esoteriche, legate proprio all’Egitto che tanta sofferenza provocò al popolo eletto, manifesta il messaggio del maligno.
Non a caso, poi, egli vince con la canzone “soldi”, chiaro riferimento alle tentazioni del maligno.

Il vincitore, oltre a Ultimo, sopravanza anche il trio (segno di Trinitá) “il volo”  (altro riferimento alle ali spezzate al maligno.)

Coincidenze? Io non credo.
(Poveri noi)

( fonti FB)