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Roma nella morsa del traffico, più auto che patenti

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12:48 (AGI) – Roma, 28 mag. – I clacson ancora prima del caffè. Roma è ostaggio della auto private, una flotta di 1,7 milioni di mezzi. Si stringe la morsa del traffico sulla Capitale: ci sono più vetture che patenti (le ‘tessere’ si fermano a circa 1,5 milioni). Soste selvagge, manutenzioni delle strade, cantieri, invasione delle preferenziali e un trasporto pubblico non all’altezza: è la tempesta perfetta che rende, spesso, le strade romane un imbuto.     Lo spazio fisico per i parcheggi è finito. Troppi mezzi rimangono fermi ai lati delle careggiate in attesa di riaccendere il motore. “A breve ci saranno provvedimenti seri, coraggiosi e tosti per disincentivare l’uso di auto private quando non è necessario”, annuncia all’AGI, l’assessore comunale alla Mobilità, Eugenio Patané. “Su 1,7 milioni di autovetture a Roma quotidianamente se ne muovono solo tra le 600mila e le 700mila. Questo significa  – spiega l’assessore – che ogni giorno abbiamo un milione di auto ferme ai lati delle strade e non per un giorno, alcune stanno in sosta per mesi e creano problemi alla mobilità”. Tra proteste dei tassisti (“Il traffico negli ultimi anni è aumentato in maniera vertiginosa) e i lamenti dei cittadini (“Ore per arrivare al lavoro, viviamo in auto”) una cosa è certa: non ci saranno grandi miglioramenti a breve.     “In questa città per rimettere i cassetti a posto – conferma l’assessore alla mobilità – ci vorranno almeno 4 o 5 anni. Noi abbiamo ereditato una situazione complicata. I treni delle metropolitane non sono stati oggetto di revisione né ordinaria e né straordinaria è una situazione che grida vendetta. Per fare la revisione di tutti i treni della metro come minimo ci vogliono 5 anni”.     Via Aurelia, ore 8.20: un muro di auto si muove a passo lento verso Roma. È il traffico di chi viene dal litorale e tenta di raggiungere la Capitale per lavorare. “Ultimamente i rallentamenti sono aumentati verso il centro – spiega Luca, 32 anni che ha scelto Fregene per vivere con la compagna – forse a causa dei lavori di manutenzione delle strade e il restringimento delle carreggiate”. Il traffico è aumentato a Roma negli ultimi mesi. E non è solo un’impressione da ‘cronisti’ di strada. Snocciolando i grafici pubblicati sul sito di Roma Mobilità emerge che, rispetto a febbraio 2020 (pre-pandemia) nell’aprile scorso c’è stato un aumento degli accessi dei veicoli nel centro storico pari allo 0,79% e nei varchi Vam.
Nervi tesi non solo per chi deve attraversare la città eterna ma anche per chi si sposta di pochi chilometri in centro. Viale Trastevere e via Cipro, a pochi passi da San Pietro e nel centralissimo quartiere Prati, ad esempio, sono separati da soli 7 chilometri, ma il tempo di percorrenza varia e c’è chi giura di metterci anche ore. Qui il problema numero uno sembrano essere i cantieri. “La follia è programmare i lavori di manutenzione quando la città è ancora piena – spiega Marco, 40 anni -. In via Cipro la mattina per fare 500 metri ci si impiega 30 minuti. I lavori in strada complicano ulteriormente il passaggio di auto e bus: è un inferno”.     “Il traffico negli ultimi anni è aumentato in maniera vertiginosa”: ecco il coro unanime dei tassisti.     Il Rapporto 2021 pubblicato da Roma Servizi per la mobilità fotografa una città intrappolata nella tenaglia del traffico privato: la Capitale è al primo posto per le auto e al sesto per i motocicli nel tasso di motorizzazione tra gli 8 Comuni più grandi in Italia. Considerando la popolazione attiva – compresa tra 15 e 85 anni – sommando auto e moto il rapporto raggiunge i 923 veicoli ogni 1000 abitanti. Il tutto in una città dove la metropolitana (spesso funziona a singhiozzo) copre solo 60 chilometri (3 linee) contro, ad esempio, i 96 chilometri di Milano. Tuttavia, dati alla mano, non si tratta solo di un aspetto legato alla qualità del servizio. A Roma, infatti, secondo i numeri forniti da Atac, pur in una situazione di normalità – i mezzi ora viaggiano a piena capienza – la domanda di trasporto pubblico è diminuita rispetto al periodo precedente alla pandemia. Infatti, i passeggeri delle metropolitane sono scesi dai 700mila (media in un giorno) agli attuali 450mila: un calo del 30%. Così l’auto rimane il mezzo privilegiato per gli spostamenti nella Capitale. (AGI) RMC/NAT