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"Rimosso perché scomodo". Un altro medico attacca Trump

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La Casa Bianca è nel mirino degli immunologi: dopo aver incassato nei giorni scorsi il parere critico di Anthony Fauci sulla spinta di Washington alla veloce riapertura del Paese, è stata la volta di Richard Bright, fino ad aprile scorso direttore della Biomedical Advanced Research and Development Authority prima di essere trasferito d’imperio a nuovo incarico presso il National Institutes of Health.

Uno spostamento che secondo il diretto interessato è stata una vera e propria rimozione per aver criticato la gestione della pandemia di coronavirus da parte dell’amministrazione americana e aver resistito alle pressioni per un uso maggiore della clorochina, un farmaco antimalarico lodato dal presidente Donald Trump come possibile trattamento al coronavirus.

Bright, mascherina d’ordinanza in faccia, si è presentato davanti alla commissione Energia e Commercio della Camera e ha lanciato l’allarme, avvertendo che gli Usa potrebbero conoscere “l’inverno più oscuro della storia moderna” se non ci sarà una risposta più coordinata per contenere il contagio nel Paese, dove finora sono stati registrati quasi 1,4 milioni di casi e oltre 84 mila morti.

“Dobbiamo essere onesti con il popolo americano. Gli americani meritano la verità che deve essere fondata sulla scienza. Abbiamo gli scienziati più grandi al mondo, fatevi guidare. Fateci parlare senza paura di essere puniti. Ora ciascuno di noi può e deve fare la propria parte”, ha sottolineando, esprimendo preoccupazione per la mancanza di “un piano collettivo per affrontare questa emergenza”.

“La finestra delle opportunità si sta chiudendo – ha segnalato – il tempo sta scadendo perche’ il virus si sta diffondendo ovunque”.

Sostenendo apertamente di essere stato “rimosso” dall’amministrazione Trump per la troppa “insistenza” nel chiedere al governo che affrontasse con maggiore forza la pandemia, nonché per i suoi dubbi sulla clorochina, Bright ha ricordato le pressioni da lui esercitate perché venissero messi fondi per “finanziare la lotta alla pandemia, investendo in terapie sperimentate e non in farmaci e altre tecnologie prive di riscontri scientifici”.

Una posizione che lo ha portato a perdere l’incarico che aveva da un decennio “per occupare un posto con minore impatto”. Prima dell’avvio della sua testimonianza, la presidente della Commissione, Anna Eshoo, ha comunicato che il ministro della Salute, Alex Azar, e il consigliere commerciale di Trump, Peter Navarro, si sono rifiutati di presentarsi.

Quest’ultimo, secondo Bright, a febbraio aveva condiviso le sue preoccupazioni, chiedendogli di “identificare la catena di approvvigionamento e le contromisure mediche cruciali da adottare”. Sul caso è intervenuto anche Trump, con un messaggio su Twitter poco prima che l’immunologo si presentasse in audizione: “Non conosco il cosiddetto informatore Rick Bright, non l’ho mai incontrato o sentito parlare di lui, ma per me è un dipendente scontento, non gradito o rispettato dalle persone con cui ho parlato e che, con il suo atteggiamento, non dovrebbe piu’ lavorare per il nostro governo!”.

I don’t know the so-called Whistleblower Rick Bright, never met him or even heard of him, but to me he is a disgruntled employee, not liked or respected by people I spoke to and who, with his attitude, should no longer be working for our government!

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump)
May 14, 2020

Intanto, un organo di vigilanza governativo, l’Office of the Special Counsel (Osc), ha fatto sapere di aver riscontrato – in via preliminare – una “sostanziale probabilità di illecito” nella sua rimozione, precisando però che il parere al momento “non è una dichiarazione finale che le accuse siano confermate” e il caso resta sotto indagine fino a quando non sarà consegnato il rapporto definitivo al presidente e al Congresso.

Vedi: "Rimosso perché scomodo". Un altro medico attacca Trump
Fonte: estero agi


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