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Rimonta finale delle Borse con Wall Street. Cala lo spread

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Dopo un’apertura in calo, le borse europee recuperano ottimismo e, anche grazie all’ottima apertura di Wall Street, accelerano in chiusura. A spingere i listini hanno pensato ​il via libera del Senato Usa al maxi-piano da 2.000 miliardi di dollari e la decisione della Bce di sospendere la regola del limite agli acquisti su emittente ed emissione nel programma Pepp contro la pandemia del coronavirus.

I dati Usa non fanno paura

I mercati non si sono lasciati deprimere neanche dall’impennata degli iscritti alle liste di disoccupazione in Usa, che hanno toccato la cifra record di 3,2 milioni. Hanno invece preferito lasciarsi rassicurare dalle parole del presidente della Fed, Jerome Powell, secondo cui l’istituto centrale statunitense è ben lontano dall’aver esaurito le proprie munizioni e agirà in modo aggressivo per fornire tutta la liquidità necessaria, e dal ‘whatever it takes’ del G20, che si è detto pronto a fare qualsiasi cosa per rilanciare l’economia e a iniettare 5.000 miliardi di dollari per evitarne il tracollo.

Effetto Draghi

La palma di miglior listino della giornata va a Parigi, dove il Cac 40 è salito del 2,51%. Sulla stessa linea si è mossa Londra cresciuta del 2,24%. Più contenuti invece i guadagni di Madrid (+1,31%) e Francoforte (+1,28%). Milano ha limitato il rialzo allo 0,73%, nonostante l’ottima giornata dello spread, sceso a 159 punti grazie agli acquisti della Bce e all’intervento di Mario Draghi sulle colonne del Financial Times con cui l’ex presidente dell’Eurotower ha esortato tutti i Paesi a considerare la lotta contro il coronavirus una vera e propria guerra da combattere con tutti gli strumenti diponibili, a partire dall’aumento del debito pubblico per proteggere aziende e lavoratori.

I titoli in evidenza

La discesa del differenziale tra Btp e Bund ha ridato innanzitutto fiato ai bancari, con Fineco maglia rosa capace di stampare un +9,16%. Ben intonato anche tutto il comparto del risparmio gestito (Azimut +7%, Mediolanum +5,5%). Fra gli industriali si è invece messa in luce Leonardo (+6,06%) mentre ha frenato Pirelli. Positiva l’intera galassia del Lingotto: ne ha beneficiato soprattutto la holding della famiglia Agnelli, Exor, che è salita del 3,53%.

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Fonte: economia agi


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