Type to search

Ratzinger: Vian, un riformatore fin troppo gentile

Share

 (AGI) – Roma, 31 dic. – Un uomo gentile, curioso, un po’ timido ma capace poi di un’ironia a volte tagliente. Uno studioso, vescovo e poi pontefice che per tutta la vita ha cercato – e ha detto – la verità. E’ il ritratto di Joseph Ratzinger tratteggiato da Giovanni Maria Vian, storico e giornalista, direttore dal 2007 al 2018 dell’Osservatore Romano e autore di numerosi volumi, ultimo ‘Il Papa senza corona’ sulla figura di un altro pontefice, Giovanni Paolo I. Conversando con l’AGI Vian descrive una persona molto diversa da quella che spesso nell’opinione pubblica e nei media è emersa: “La sua – racconta – è stata una testimonianza limpida e coraggiosa. Da vero intellettuale, è stato un uomo curioso, ha cercato di entrare in contatto con tutti, come prete e come teologo ha pensato e ha parlato di Dio”. Piuttosto diverso da quello che la vulgata dipinge: “E’ uscito da un’esperienza tragica come la Germania nazista, e ne è uscito in modo tutto suo, ricercando nella tradizione cristiana il modo di entrare in contatto con gli uomini del suo tempo”. Insegnando teologia, ricorda Vian, “si è trovato a contatto con persone di ogni tipo, protestanti, agnostici, atei, di sinistra, di destra. Da qui la sua capacità di dialogare con tutti, anche se certo sul rapporto con le folle era molto diverso da Wojtyla, di cui pure fu il consigliere teologico”. (AGI)

—-