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Pet-therapy: le nuove frontiere della cura

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Diversi studi scientifici hanno dimostrato che, durante le sedute di Pet-therapy, si riduce l’ansia, si abbassano la pressione sanguigna, la glicemia e il battito cardiaco e aumentano i livelli di cortisolo ed endorfine, gli ormoni del benessere. Viene facilitata inoltre la buona comunicazione nelle persone diversamente abili e con svantaggi socio-culturali

 

di Anna La Mattina

 

Gli animali fanno bene alla salute: sono un sostegno incredibilmente potente e dagli effetti evidenti sul benessere della persona, soprattutto in presenza di un disagio o una disabilità psichica o fisica: basta soltanto pensare che un bambino paraplegico può provare l’ebbrezza di camminare e persino di correre, sulla sella di un cavallo!

Per la verità, quest’ultima si chiama Ippoterapia, ma la lista degli animali capaci di donare benessere agli esseri umani, grazie al loro amore, si allunga: sto parlando dei nostri piccoli animali domestici… ovvero la Pet-therapy.

La Pet Therapy si basa su forme di cura attraverso l’impiego dei nostri cari amici animali domestici (i pets appunto), assistiti da equipes specializzate (educatori, psicologi, veterinari e medici), per il benessere in ospedale, nelle scuole e persino nei centri penitenziari.

La Pet Therapy ha faticato un po’ prima di riuscire a imporsi, ma che oggi affianca spesso la medicina tradizionale nei percorsi di cura.

Da sempre l’uomo si circonda di animali domestici per stare meglio, ma da diversi anni, i migliori amici dell’uomo vengono impiegati con successo anche in ambito sanitario. Anche in Italia non c’è Regione che non abbia almeno un presidio che porta avanti un progetto di terapia assistita con persone e animali.

Ma che cos’è davvero la Pet-therapy? Con questo termine s’intende un sistema terapeutico dolce, incentrato sull’interazione tra uomo e animale.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che durante le sedute di Pet therapy si riduce l’ansia, si abbassa la pressione sanguigna, la glicemia e il battito cardiaco e, successivamente, aumentano i livelli di cortisolo ed endorfine, gli ormoni del benessere.

Pertanto, anche nelle comunità per anziani (case di riposo, centri diurni, in casa propria) gli animali domestici regalano un arricchimento esistenziale, tanta compagnia e sicurezza, da renderli assolutamente insostituibili.

La Pet therapy richiede tempo e può rivelarsi un percorso lungo. Tante sono le figure professionali coinvolte: educatori, veterinari ma anche medici di famiglia o pediatri, specialisti, accompagnatori e assistenti sociali che lavorano e collaborano tra loro perché grazie agli amici a quattro zampe ci siano sorprendenti effetti positivi sulla salute o anche solo sulla psiche dei pazienti… e non solo!

Pensiamo alla scuola, dove l’opera educativa con alunni dai bisogni educativi speciali (BES) può essere facilitata dalla relazione con i pets: infatti l’inserimento degli animali nelle scuole permette di aiutare e migliorare diverse condizioni di difficoltà come quelle della comunicazione e favorisce l’integrazione delle persone diversamente abili o svantaggiate per condizioni economiche e sociali.

Il progetto “Basta una Zampa” che porta speciali sedute di pet therapy (Interventi Assistiti con Animali) ai bambini in difficoltà, negli ospedali pediatrici e nelle scuole, arriva anche in aiuto dei piccoli ucraini salvati dalla guerra e portati in Italia da volontari di varie associazioni e fondazioni, i quali riferiscono: “In ucraina stordisce il silenzio dei bambini. La loro infanzia fatta a pezzi sotto le macerie, con lo sguardo smarrito, senza sorriso, è un pugno al cuore. Sono bambini, feriti nel corpo, e ancor di più nella mente e nell’anima. Hanno bisogno, nella tragedia della perdita, di ritrovare poco a poco calore, affetto e serenità. Per questo crediamo che la Pet therapy possa essere di grande aiuto per affrontare le paure di questi piccoli”.

La ricerca scientifica lo ha ampiamente dimostrato: gli animali sentono, comprendono e sanno sempre cosa fare… anche quando noi abbiamo finito le parole. Come dice “For a Smile onlus”, basta poco: “basta una zampa”.

Ecco, quella zampa tesa può fare e dare tanto. Può fare la differenza!