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Nuova protesta dei ristoratori sull'A1, ferito un manifestante

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AGI – Nuova protesta dei ristoratori sull’autostrada A1 all’altezza di Incisa. Nel corso dell’iniziativa, in diretta Facebook di Tni Italia (Tutela nazionale imprese) uno dei manifestanti è stato investito da un’auto che – spiegano da fonti di Tni – avrebbe forzato il posto il blocco. Il ristoratore ferito è stato portato in ambulanza al pronto soccorso, le sue condizioni non sono gravi. 

L’autostrada intanto è bloccata. Sull’autostrada A1 Milano – Napoli – si legge in una nota di Autostrade per l’Italia – è stato temporaneamente chiuso il tratto compreso tra Firenze sud e Valdarno in direzione di Roma e tra Valdarno e Incisa in direzione di Firenze, per una manifestazione al km 323 in prossimità dell’Area di Servizio ‘Arno ovest’.  

Sul luogo dell’evento sono intervenute le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 4° Tronco di Firenze di Autostrade per l’Italia. Attualmente, all’interno dei tratti chiusi, il traffico è bloccato e si registrano 2 km di coda in direzione Firenze e 6 km verso Roma.

I ristoratori contestano le regole sulle riaperture e per questo hanno occupato le carreggiate con tavoli apparecchiati impedendo la circolazione delle auto.

“Ci sono imprenditori – spiega il presidente di Tni, Pasquale Naccari – gente stanca di subire, che vorrebbe riaprire e tornare a lavorare, rispettando i protocolli di autogrill e mense. Vorrebbero lavorare, e non all’esterno col freddo”. 

Tra i protestanti c’è anche e Ermes Ferrari, il ristoratore modenese che a Roma il 6 aprile scorso era vestito da sciamano come Jake Angeli durante l’assalto a Capitol Hill. 

“Siamo 400-500 ristoratori – prosegue Naccari – arrabbiati perché le riaperture solo all’esterno sono ridicole, tutto questo non è sufficiente ad aiutarci, dopo 14 mesi è inaccettabile. Per chi non ha lo spazio all’aperto, cioè più delle metà delle attività, è una presa in giro. A questo punto era meglio dire rinviamo di una settimana tutte le attività, ci fa rabbia che questo weekend è stato bomba libera tutti, gli unici che devono sopportare le restrizioni siamo noi ristoratori. Andremo avanti a oltranza e in questi giorni, ti anticipo ma non posso dirti altro, seguiranno iniziative analoghe in tutta Italia”.

“Siamo 400-500 ristoratori – prosegue Naccari – arrabbiati perché le riaperture solo all’esterno sono ridicole, tutto questo non è sufficiente ad aiutarci, dopo 14 mesi è inaccettabile. Per chi non ha lo spazio all’aperto, cioè più delle metà delle attività, è una presa in giro. A questo punto era meglio dire rinviamo di una settimana tutte le attività, ci fa rabbia che questo weekend è stato bomba libera tutti, gli unici che devono sopportare le restrizioni siamo noi ristoratori. Andremo avanti a oltranza e in questi giorni, ti anticipo ma non posso dirti altro, seguiranno iniziative analoghe in tutta Italia”.

Source: agi


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