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Nella decima edizione di Tennis & Friends "la prevenzione non va in lockdown"

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AGI – Ha preso il via la decima edizione di Tennis & Friends, una delle più importanti manifestazioni nell’ambito della prevenzione delle malattie in Italia. L’evento si sta svolgendo oggi e domani a Roma, allo stadio Pietrangeli del Foro Italico, con una serie di dibattiti che nella prima giornata hanno visto come protagonisti, tra gli altri, il professor Giorgio Meneschincheri, ideatore e presidente di Tennis & Friends nonché specialista in medicina preventiva, Vito Cozzoli, presidente e ad di Sport e Salute Spa, Nicola Pietrangeli, presidente onorario di Tennis & Friends e ambasciatore italiano del tennis nel mondo, Francesco Vaia, direttore sanitario dell’ospedale Spallanzani, ma anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e l’assessore allo Sport del Comune di Roma, Daniele Frongia, e il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.

Agli interventi dal palco si alternano sul campo delle partite di tennis giocate da vip e star dello sport quali Vincent Candela, Marco Tardelli, Paolo Bonolis e Max Giusti. Sul palco ci sarà anche la campionessa di scherma Elisa Di Francisca. L’altra parte dell’evento si terra’ in 18 strutture sanitarie di 5 Regioni (Lazio, Lombardia, Campania, Puglia e Sicilia) dove, previa prenotazione, sarà possibile effettuare gratuitamente visite mediche di prevenzione.

La pandemia di coronavirus non ha consentito la presenza di pubblico al Foro Italico, ma tutta la manifestazione puo’ essere seguita in live streaming dal sito www.tennisandfriends.it e dalla pagina Facebook. Sono previsti collegamenti con le strutture sanitarie.

 

Milani: “Ponti aerei con Protezione Civile per mascherine”

“Durante l’emergenza, in tutti i territori dove siamo presenti, abbiamo contribuito a migliorare gli ospedali, a fare in modo che ci fossero i dispositivi di protezione individuale che servivano ai medici. Abbiamo lavorato molto con la Protezione Civile, per esempio organizzando dei ponti aerei per portare in Italia dispositivi di protezione individuale che servivano al paese”. Così Giovanni Milani, responsabile Health, Safety, Environment & Quality di Eni.

 

Meneschincheri: “Prevenzione non può attendere la fine della pandemia”

“Il messaggio che vogliamo fare arrivare ai cittadini – spiega Meneschincheri – è che la prevenzione non puo’ attendere la fine della pandemia. Durante il lockdown sono aumentati i decessi per tumori, malattie ematologiche e cardiovascolari. La paura del contagio ha allontanato dagli ospedali il 20% dei malati oncologici, cosi’ come si è registrata una riduzione del 50% di ricoveri per infarti”.

“Con prudenza e nel rispetto delle regole, è necessario tornare a fare prevenzione garantendo la continuita’ dei percorsi di cura e degli screening. La decima edizione di Tennis & Friends e’ speciale proprio per questo: rimette al centro la salute e la prevenzione. Dal censimento annuale raccolto nel volume ‘I numeri del cancro 2020′ presentato nei giorni scorsi presso l’Istituto Superiore di Sanita’ – sottolinea il professore – si evince che e’ in aumento del 37%, rispetto a 10 anni fa, il numero dei guariti dal cancro: 3,6 milioni di persone vive dopo una diagnosi. I dati confermano dunque la necessita’ di continuare a investire nella prevenzione anche in questo momento di emergenza sanitaria”.

Vaia: “Lockdown non è ineluttabile”

“È arrivato il momento della responsabilità”. Lo ha affermato il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, intervenendo al Foro Italico alla cerimonia di apertura della decima edizione di Tennis & Friends, una delle più importanti manifestazioni nell’ambito della prevenzione delle malattie in Italia che si svolge oggi e domani a Roma e in 18 strutture sanitarie di 5 regioni dove è possibile effettuare visite mediche di prevenzione gratuitamente, previa prenotazione.

“La società non si deve fermare, cosi’ come non si deve fermare l’attività di prevenzione delle malattie – ha aggiunto Vaia -. In questo momento c’è una corsa verso gli ospedali, verso il tampone, che però  non è una terra promessa. Il tampone, infatti, va fatto solo se si è stati a stretto contatto con un positivo e comunque dopo 5 giorni. Devono finire le file chilometriche ai drive-in, non servono. La soluzione sta invece nel rafforzamento della medicina di territorio la quale deve orientare il cittadino se c’e’ necessita’ di un tampone. È fondamentale per porre fine agli ingorghi negli ospedali che abbiamo ora”.

Cognetti: “Riprendere immediatamente attività screening”

“Con la pandemia che ha di nuovo ripreso vivacità c’è il rischio che si ripeta quello e’ accaduto durante i primi 3 mesi dell’emergenza, cioè che vengano rinviati gli interventi chirurgici per tumore, che l’attività di screening venga bloccata di nuovo, che si perdano tantissimi controlli, che alcuni pazienti rinuncino a terapie potenzialmente utili per la loro salute. Colgo, quindi, questa occasione per lanciare un appello a favore della ripresa immediata dell’attivita’ di screening”. Lo ha detto all’AGI Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma.

“Senza l’attività di screening si mettono a rischio tanti cittadini sani, i quali potrebbero anche morire per le possibili malattie. Bisogna tornare alla normalità, all’attività sportiva regolare che riduce di molto il rischio di avere un tumore e riduce anche il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari”, ha concluso Cognetti. 

Rebuzzi: “Più morti per infarto e ictus”

“Sta aumentando la mortalità per infarto e ictus perché con il Covid è più difficile ricoverare i pazienti in tempo”. Lo ha affermato all’AGI Antonio Giuseppe Rebuzzi, direttore dell’Unita’ di terapia intensiva cardiologica del Policlinico ‘Agostino Gemelli’.

Numeri e partner

I numeri delle prime 9 edizioni sono stati importanti: 356.000 presenze, 94.936 check-up gratuiti effettuati, di cui oltre 6.200 i pazienti che sono stati richiamati per ulteriori accertamenti e cure farmacologiche nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. La manifestazione è resa possibile anche grazie al prezioso supporto della Fondazione Ania e dei partner: Eni, Peugeot, Intesa Sanpaolo, Sanofi, Fastweb, Poste italiane, Centrale del latte, Msd, Bnl Gruppo Bnp Paribas, Aci e Samsung.  

Le strutture che hanno aderito

Nel Lazio, l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli (visite specialistiche Cardiologia, Vascolare, Odontoiatria e Diabetologia), l’Ospedale San Carlo di Nancy (visite specialistiche Ortopedia e urologia), l’ospedale Cristo Re (visite specialistiche Pneumologia e Cardiologia), la Casa di cura Villa Betania (visite specialistiche Cardiologia e Urologia) e il Policlinico Militare del Celio (visite specialistiche Cardiologia e Dermatologia); in Lombardia, il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda (visite specialistiche Senologia, Cardiologia, Diabetologia) 

In Campania l’Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli (visite specialistiche Cardiologia e Traumatologia) e l’ospedale San Leonardo Castellammare di Stabia (visita ginecologica con ecografia transvaginale);

In Puglia, il Mater Dei Hospital di Bari (visite specialistiche Cardiologia e Senologia) e in Sicilia l’ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli di Palermo (visite specialistiche Fisiatria e Cardiologia).

 

Vedi: Nella decima edizione di Tennis & Friends "la prevenzione non va in lockdown"
Fonte: cronaca agi


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