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Nel M5s acque agitate sul ruolo di "Rousseau" e di Casaleggio

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AGI – Se non è bufera, acque comunque agitate nel M5s, sul ruolo dell’Associazione Rousseau. Ieri, Davide Casaleggio ne ha presentato il bilancio, con un ‘boom’ di iscritti, intenzionati a valutarlo. Ma il ‘bubbone’ è scoppiato sulla deroga al secondo mandato degli eletti. Vale per la sindaca di Roma, Virginia Raggi – che a parole sostiene di “non aver ancora sciolto la riserva” ma da settimane è attiva, viene riferito, per preparare il terreno -, per la prima cittadina di Torino, Chiara Appendino – che non ha sciolto nessuna riserva perché ogni decisione, ha spiegato nei mesi scorsi, verrà presa dopo l’estate -, e che non vale per tutti? Ma non è solo questa la domanda.

Quello che fa più discutere tra i 5 Stelle è il ruolo di Rousseau, con il suo potere di gestione degli iscritti – l’Associazione ne è l’unico depositario -, come anche il ruolo del suo presidente, figlio del cofondatore Gianroberto. Il suo intervento da “esterno” sul doppio mandato ha fatto “incaz… tutti”, spiega una fonte qualificata.

La divisione fra la “Casaleggio e i parlamentari è sempre più alla luce del sole”, viene riferito. Non si tratta, o comunque in modo residuale, dei rimborsi (100 mila euro l’anno, spiegano) che gli eletti sono chiamati a presentare, ma di un “conflitto di interessi” palpabile: “Come fa a dire di parlare da esterno quando sulla sua piattaforma votiamo tutte le nostre proposte?”, sottolineano fra Camera e Senato.

E ancora: Perché “se è ‘esterno’, era alle riunioni in cui si parlava del governo con il Pd?”. Non solo: esiste ormai una “scollatura con Rousseau che non ci rappresenta più” osservano, anche se c’è chi si schiera sul miglior funzionamento delle prestazioni, e molti si vorrebbero “svincolare”.

Proprio questa situazione di tensione, a quanto trapela, impone cautela all’attivismo della Raggi, che nelle scorse settimane ha cercato sponde interne tra i big M5s, incontrando prima Luigi Di Maio e poi Alessandro Di Battista, per provare a isolare le critiche di coloro che all’interno del Movimento sono apertamente contrari alla sua ricandidatura, a partire dalla capogruppo in Consiglio regionale del Lazio Roberta Lombardi. Resterebbe dunque congelato al momento un possibile incontro con Beppe Grillo, smentito ieri dalla sindaca, per suggellare le ambizioni di ricandidatura.

Le parole di Davide Casaleggio

“Il dato che colpisce è il rapporto sui debiti dei partiti, il paragone con gli altri è stringente”. Lo sottolinea, all’AGI, Davide Casaleggio. Il presidente dell’Associazione Rousseau parla all’indomani della presentazione online del Bilancio della piattaforma M5s con un over booking di 3000 partecipanti e ben 400 domande: “Perfino Fratelli d’Italia nel bilancio 2018 registra 2,6 milioni di incassi e la Lega 8 milioni di incassi e 18 milioni di debiti. Il MoVimento, prima forza politica in Italia, ne spende 1,3 per la sua gestione organizzativa, al posto dei debiti degli altri ed e’ anche riuscito a restituire ben 107 milioni al Paese. Penso che sia un dato indice di efficienza gestionale e del fatto che un nuovo modello di politica senza finanziamenti pubblici sia possibile con l’utilizzo della Rete”. 

Vedi: Nel M5s acque agitate sul ruolo di "Rousseau" e di Casaleggio
Fonte: politica agi


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