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Mossa elettorale di Trump: nuove sanzioni a Cuba per conquistare la Florida 

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AGI – Mossa elettorale di Donald Trump per conquistare gli ispanici (soprattutto cubani-americani) in Florida, stato in bilico che potrebbe decidere la presidenza degli Stati Uniti il prossimo 3 novembre.

Nel corso di una cerimonia per commemorare l’invasione della baia dei Porci del 1961, ovvero il fallito tentativo di rovesciare il governo di Fidel Castro con la regia della Cia, il capo della Casa Bianca ha annunciato nuove sanzioni contro l’Havana, con il divieto per i viaggiatori americani di soggiornare in strutture del governo di Cuba e limitando ulteriormente l’import di sigari e rum dall’isola dei Caraibi.

E se il tycoon ha inquadrato le misure nell’ambito della “lotta contro l’oppressione comunista”, l’annuncio coincide un nuovo sondaggio di Abc-Washington Post che vede Trump favorito in Florida con il 51% contro il 47% del rivale democratico Joe Biden, tra i probabili votanti. Se si considerano tutti gli elettori registrati, il vantaggio del presidente scende di 3 punti. Dallo scorso luglio, solo due sondaggi (compreso quest’ultimo di Abc-Wp) danno Trump avanti in Florida, anche se di fatto si tratta di un testa a testa, considerando il margine di errore del 4%.

Ed è proprio tra gli ispanici che Biden perde quota in questa rilevazione, con 13 punti di svantaggio rispetto al presidente. Il capo della Casa Bianca straccia lo sfidante di 11 sull’economia mentre Biden vanta un 5% in piu’ di popolarità quando si parla di gestione della pandemia. Il sondaggio di Abc-Wp in Florida è stato condotto tra il 15 e il 20 settembre.

“Queste misure assicureranno che i dollari Usa non finanzino il regime cubano e vadano direttamente alla gente di Cuba”, ha spiegato Trump parlando nella East Room. L’amministrazione ha divulgato una lista di 433 proprietà governative messe al bando. Durante il suo intervento alla Casa Bianca, nel mese dedicato all’eredità ispanica, il presidente ha dunque reso omaggio a 20 veterani della Brigata 2506 protagonisti dell’invasione alla baia dei Porci. La cerimonia ha offerto al presidente l’occasione per parlare (agli elettori ispanici) della sua crociata “contro i regimi oppressivi” non solo a Cuba ma anche in Nicaragua e in Venezuela. Il tycoon ha dunque attaccato l’amministrazione di Barack Obama per la normalizzazione delle relazioni con Cuba con nel mirino lo sfidante dem.

“L’amministrazione Obama-Biden ha fatto un accordo debole, patetico e di parte con la dittatura Castro che ha tradito il popolo cubano e arricchito il regime comunista. Annullo la svendita di Obama-Biden al regime di Castro – ha insistito il presidente – e non elimineremo le sanzioni fino a quando non saranno liberati i prigionieri politici, rispettate la libertà di riunirsi e di espressione, legalizzati tutti i partiti politici e fino a quando non saranno indette libere elezioni”.

Il gancio perfetto per accusare Biden di essere un socialista (che negli Usa ha un’accezione tradizionalmente negativa). “Oggi proclamiamo che l’America non diventerà mai un paese socialista”, ha assicurato il tycoon, ricordando di aver ottenuto sia nel 2016 e sia nel 2020 l’endorsement dell’Associazione dei veterani della baia dei Porci.

Quattro anni fa Trump vinse la Florida che è cruciale per la sua rielezione. Il comandante in capo volerà domani nel Sunshine State, prima a Jacksonville, per un comizio, e poi a Miami, per una tavola denominata, non a caso, “Latini per Trump”.

Non per niente, il comandante in capo ha citato una cubana-americana tra le papabili per sostituire l’icona liberal Ruth Bader Ginsburg alla Corte Suprema anche se la scelta dovrebbe cadere su Amy Coney Barret. Secondo il Miami Herald, Trump nel 2008 avrebbe tentato di registrare il suo marchio a Cuba per delle attività commerciali.

In una nota, la Democratic National Committee (Dnc), il comitato direttivo del partito, ha definito le nuove sanzioni su Cuba “un disperato e ipocrita tentativo per corteggiare i voti dei cubano-americani in Florida” perchè “ai cittadini americani è già proibito viaggiare a Cuba a causa del coronavirus mentre Trump – sottolineano – ha tentato di fare affari con il paese per anni violando l’embargo. Ha chiesto al governo cubano di registrare il suo marchio per fare soldi con campi da golf, hotel e altro. Ora è indietro nei sondaggi e sta usando la politica estera per un suo vantaggio politico”.

Vedi: Mossa elettorale di Trump: nuove sanzioni a Cuba per conquistare la Florida 
Fonte: estero agi


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