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Mosca dubita che siano stati gli ucraini a sabotare Nord Stream

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Secondo Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa e stretto alleato di Putin, Kiev non aveva alcun interesse nell’attacco al gasdotto, a differenza di Usa e Gran Bretagna

AGI – A Mosca, uno stretto alleato di Putin, il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Nikolai Patrushev, ha ripetuto i suoi dubbi sul fatto che sia stato un gruppo filo-ucraino a far saltare in aria i gasdotti Nord Stream, come sostenuto da media e intelligence occidentali. La Russia – ha aggiunto, secondo l’agenzia russa Ria Novosti- – ancora non sa chi esattamente abbia fatto saltare i gasdotti sottomarini, ma esclude che siano stati gli ucraini.

“La domanda è: le esplosioni sono vantaggiose per l’Ucraina o la Germania? Kiev non ha perso né guadagnato nulla da quegli attacchi terroristici: le esplosioni al Nord Stream sono state senza alcuna utilità per l’Ucraina”. E poi ha aggiunto che “la Germania, al pari di nessun altro, è consapevole di come l’attacco terroristico ai gasdotti Nord Stream porterà sicuramente l’economia tedesca a un ulteriore declino. Allo stesso tempo, Berlino è ben consapevole che una stretta cooperazione economica tra Germania e Russia non è mai stata gradita a Washington e Londra”.

Nei mesi scorsi Patrushev aveva sostenuto che “a trarre i maggiori vantaggi dagli attentati contro Nord Stream 1 e 2 sono stati gli Usa ma a pianificarli e realizzarli sono stati i britannici”. La Russia da mesi insiste sulla necessità di condurre un’inchiesta obiettiva su quanto accaduto, con la partecipazione della Russia e degli altri Stati interessati.