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Meloni: "Noi disponibili al confronto, è il governo che ha deciso di fare tutto da solo"

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“Se il Governo vuole il nostro contributo, sa benissimo che noi ci siamo perché per noi l’Italia viene prima di ogni cosa. Temo che questo continuerà a non accadere, ma mi auguro di essere smentita”. Lo dice la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel corso di una intervista all’AGI, a proposito delle tensioni continue che si registrano nelle Aule del Parlamento nelle ultime settimane e che impediscono quel clima di unità invocato anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Fratelli d’Italia ha raccolto l’appello del Presidente della Repubblica Mattarella e ha offerto sempre la sua disponibilità al Governo. Lo dimostrano gli atti e gli emendamenti che abbiamo presentato durante questa emergenza coronavirus”, aggiunge Meloni. “È il Governo che ha deciso di fare tutto da solo, di bocciare tutte le nostre proposte salvo poi ripresentarne alcune come sue, e di non coinvolgerci nella stesura del decreto rilancio nonostante avessimo votato in Parlamento lo scostamento di bilancio. È stata una scelta di Conte quella di attaccare frontalmente l’opposizione, facendo ‘nomi e cognomi’, a reti unificate e senza contraddittorio nel corso di una conferenza stampa speciale che serviva per dare ai cittadini informazioni fondamentali”, ricorda Meloni riferendosi alla conferenza del 10 aprile scorso, quando il premier accusò lei e Matteo Salvini di divulgare Fake News.

“Le proposte di Fratelli d’Italia ci sono oggi come c’erano ieri e se il presidente del Consiglio Conte è intellettualmente onesto non può che riconoscerlo. Avere idee e proposte per aiutare l’Italia a superare l’emergenza non vuol dire, però, smettere di fare domande e ascoltare cosa chiedono gli italiani”, conclude Meloni.

“Se l’attacco di Ricciardi non era concordato, Conte si dissoci”

“Se il presidente del Consiglio Conte vuole smentirmi ha solo un modo per farlo, senza troppe chiacchiere e giri di parole: prenda le distanze dall’intervento di Ricciardi, che oggi in Aula non ha parlato a titolo personale ma a nome e per conto del Movimento 5 Stelle. E gli applausi e i cori da stadio dei deputati grillini lo confermano” è la risposta al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che l’ha accusata di aver strumentalmente avanzato il sospetto che il deputato M5s, Riccardo Ricciardi, avesse ricevuto proprio dal premier il mandato ad attaccare la gestione della sanità in Lombardia.

“La strategia è ormai evidente: Conte fa appelli all’opposizione aprendo alla collaborazione, il ministro Di Maio pubblica post sui social e rilascia dichiarazioni all’insegna dell’unità nazionale ma contestualmente i parlamentari Cinquestelle, sui media e in Parlamento, alzano i toni e cercano in continuazione lo scontro”, sottolinea Meloni per la quale ci si trova di fronte al piu’ classico “gioco delle parti, ed è ormai evidente a tutti. Obiettivo: far credere agli italiani che si vuole collaborare con noi e al tempo stesso sabotare ogni collaborazione”. 

“Non derido Bellanova, ne critico l’operato”

“Non ho deriso il ministro Bellanova ma l’ho criticata. Ho il diritto di giudicare le priorità di un ministro che si commuove per la sanatoria indiscriminata degli immigrati ma sembra insensibile di fronte ai milioni di italiani in ginocchio”, è la risposta di Meloni alla capogruppo di Italia Viva, Maria Elena Boschi, che nel corso del dibattito di oggi in Aula l’ha accusata di aver deriso il ministro dell’Agricoltura: “E proprio perché credo nelle parità penso che in politica le donne debbano essere criticabili esattamente come gli uomini”.

Nel merito, poi, Meloni sottolinea che “la sanatoria è una vergogna e lo sa benissimo anche la maggioranza: sia Conte sia la Boschi non hanno il coraggio di dire la verità e parlano di emersione del lavoro nero, ma sanno benissimo che nella norma c’è scritto altro e che è vergognosa. Per quanto riguarda il passato del ministro Bellanova ho il massimo rispetto e non posso certo essere io a deriderla visto che come lei ho fatto la gavetta. Non capisco però la ragione per la quale i lavori umili che in passato ha fatto la Bellanova valgano un premio mentre quelli che ho fatto io, come la cameriera, siano sempre stati motivo di scherno da parte della sinistra”.

Vedi: Meloni: "Noi disponibili al confronto, è il governo che ha deciso di fare tutto da solo"
Fonte: politica agi


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