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L'inesorabile espansione del virus in Francia

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Anche in Francia l’epidemia di coronavirus si espande “inesorabilmente”, come ammesso dal presidente, Emmanuel Macron. Con 13 regioni colpite, il Paese è ancora al secondo stadio dell’epidemia ma “purtroppo appare poco probabile evitare il passaggio al terzo. Ci prepariamo attivamente”, ha riferito la portavoce del governo, Sibeth Ndiaye.

In base all’ultimo bilancio ufficiale, dal 24 gennaio scorso si sono registrati 423 contagi e 7 morti. Tutte le regioni dell’Hexagone sono colpite. A BfmTv le autorità governative e sanitarie riferiscono che “presto sarà impossibile tracciare le catene di trasmissione e identificare con precisione i cluster: ciò segnerà l’ingresso nella fase 3”.

Un nuovo focolaio identificato nel Val d’Oise, nell’hinterland parigino, per la precisazione nel comune di Me’ry sur Oise, dove un decreto della prefettura ha vietato raduni in luoghi chiusi, almeno fino al 20 marzo, ma le scuole rimangono aperte. Nel Haut Rhin i casi sono aumentati da 10 a 80 nelle ultime 48 ore: la regione è un ‘cluster’, per il prefetto Laurent Touvet, che comunque ha chiesto ai residenti di “non cedere alla psicosi”.

Anche in quella regione le scuole sono chiuse e sono vietati i raduni di più di 50 persone. L’epidemia entrerà nel terzo stadio “tra qualche giorno, una-due settimane al massimo”, avvertono gli esperti riuniti all’Eliseo. Per il momento, diversamente da quanto previsto dal Piano di prevenzione e lotta in caso di pandemia influenzale risalente al 2011, il governo non ha varato misure di quarantena nazionali some la chiusura totale delle scuole e le restrizioni alla circolazione. La competenza di tali provvedimenti rimane regionale.

“Non paralizzeremo la vita economica e sociale del Paese, si tratta soprattutto di organizzare il sistema di allerta e di cura, di garantire la continuità dei servizi pubblici senza impedire ai cittadini di vivere”, ha detto il ministro della Sanità, Olivier Veran.

Gli ospedali pubblici stanno allestendo appositi centri di consultazione per i presunti contagiati, con tende collocate all’esterno. “Ci aspettiamo di ricevere un numero di pazienti più alto e in condizioni più gravi”, ha valutato Francois Cremieux, direttore generale dell’Assistenza pubblica degli ospedali di Parigi. Al momento, ha precisato il ministro della Pubblica istruzione Jean-Michel Blanquer, in Francia 150 scuole rimangono chiuse, con 45.000 alunni e 3.000 insegnanti in isolamento.

Le aziende stanno predisponendo il telelavoro, già sperimentato dal 36% della popolazione attiva francese durante gli scioperi di dicembre e gennaio. Sette ospedali parigini hanno denunciato il furto di 13.000 mascherine nei pronto soccorso e nei magazzini. Da oggi è in vigore il decreto governativa che fissa a 3 euro il prezzo di vendita dei gel disinfettanti, in confezione da 100 ml. 

Vedi: L'inesorabile espansione del virus in Francia
Fonte: estero agi


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