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Le persone chiuse in casa per evitare il contagio sono quasi un miliardo

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Da Roma a New York passando per Parigi, questo weekend oltre 900 milioni di persone in tutto il mondo sono confinate nelle loro case, nella speranza di fermare la pandemia di coronavirus, che ha già ucciso oltre 11.400 persone e sta scuotendo l’economia mondiale.

Negli Stati Uniti, California, New York, New Jersey, Illinois, Pennsylvania e Nevada hanno dichiarato la sospensione di tutte le attività non essenziali, anche se il completo confinamento del territorio nazionale è stato escluso per il momento dal presidente Donald Trump.

Le tre più grandi città del Paese, New York, Los Angeles e Chicago, sono quindi bloccate e circa 100 milioni di persone sono rinchiuse nelle loro case. “Siamo tutti in quarantena”, ha dichiarato Andrew Cuomo, il governatore dello Stato di New York venerdì, annunciando “l’azione più radicale che possiamo intraprendere”.

L’Italia, il Paese più colpito in Europa con oltre 4.032 morti, e il primo nel Vecchio Continente ad aver ordinato il contenimento di tutta la popolazione, sta rafforzando le sue misure di fronte alla diffusione fatale della malattia. Tutti i parchi, gli spazi verdi e i giardini pubblici saranno chiusi al pubblico questo fine settimana, in attesa di ulteriori restrizioni, per esortare gli italiani a rimanere il più possibile a casa.

Più di 900 milioni di persone in circa 35 Paesi sono chiamati a rimanere a casa, secondo i dati raccolti da Afp. La maggior parte – circa 600 milioni in 22 – è soggetta a ordini di contenimento obbligatori, come in Francia o in Italia. Il resto è soggetto a coprifuoco (come in Bolivia), quarantena (come nelle principali città di Azerbaigian e Kazakistan) o appelli non coercitivi a non lasciare le proprie case (come in Iran).

Dopo la scoperta di 25 casi in Australia legati alla celebrazione di un matrimonio nel sud di Sydney, le autorità hanno adottato misure che costringono coppie inconsolabili ad annullare il loro matrimonio. “Viene cancellato un evento che le persone hanno letteralmente sognato e cui non hanno smesso di pensare per giorni, per mesi. Riceviamo chiamate da persone in lacrime”, ha raccontato Lara Beesley, una wedding planner di Sydney.

Le autorità hanno anche chiuso la famosa Bondi Beach di Sydney, che era affollata nonostante il divieto di grandi raduni. Altri Paesi si sono aggiunti nel fine settimana all’elenco di coloro che hanno optato per la misura drastica. Il confinamento sarà generalizzato in Tunisia da domani e in Colombia da martedì.

Il Regno Unito ha rafforzato drasticamente la sua risposta alla pandemia da ieri, ordinando la chiusura di pub, ristoranti, cinema e palazzetti dello sport. La Svizzera da parte sua ha irrigidito le misure, vietando qualsiasi raduno di oltre cinque persone, ma ha respinto per ora ogni confinamento, ritenendo che fosse “scena politica”.

Più i giorni passano e più diventa difficile rispettare le regole e resistere alle fughe da casa: tra Italia e Francia quasi 100 mila persone sono state già multate per uscite ingiustificate. A Banjul, in Gambia, le autorità hanno inserito nell’elenco dei ricercati 14 persone fuggite dall’hotel dove erano state messe in quarantena.

Tuttavia, le precauzioni sono difficili da applicare in luoghi molto vulnerabili, come in enormi baraccopoli asiatiche o in prigioni sovraffollate e fatiscenti in tutto il mondo. Tre miliardi di persone non hanno nemmeno le difese più elementari contro il virus, l’acqua corrente e il sapone. E allarmano gli esperti delle Nazioni unite, che temono la perdita di “milioni” di vite.

A San Salvador, capitale di El Salvador, la paura di essere sopraffatti è tale che “per portarsi avanti”, secondo il sindaco, i becchini hanno scavato 118 tombe pronte per l’uso. Per difendere la rilevanza delle misure di contenimento, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha sottolineato che Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus in Cina, dove non sono stati registrati nuovi casi di origine locale da giovedì, è “speranza” per il mondo.

L’economia globale soffre un po’ di più ogni giorno da questa sospensione delle attività. Le assunzioni da parte dei giganti del commercio al dettaglio, Walmart e Amazon in testa, di fronte alla corsa dei consumatori verso i supermercati o su Internet, non compenserà la distruzione del lavoro. Fino a 25 milioni di posti di lavoro sono minacciati in assenza di una risposta coordinata a livello internazionale, ha avvertito l’Organizzazione internazionale del lavoro. Di fronte a questa situazione, regna estrema cautela nei mercati finanziari.

Dopo la peggiore settimana di borsa dalla crisi del 2008, si sono chiusi ieri con una nota titubante, Wall Street in rosso e le borse europee in rialzo. Alcuni esperti temono che la crisi economica derivante dalla pandemia sarà peggiore di quella del “subprime” del 2008, soprattutto se il contenimento dovesse essere prolungato.

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Fonte: estero agi


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