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LE PAROLE DELL’ARTE – 11

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    Didascalie delle opere a corredo dell’articolo precedente (n. 10)

Immagine n 19

Giorgio Vasari,  Copertina delle Vite (edizione del 1568)

Autore

1ª ed. originale1550

Immagine n. 20

Leonardo da Vinci

La Gioconda, olio su tavola, 1503, 77 cm x 53 cm Museo del Louvre (dal 1797)

 

di Giuseppina Radice

 

  1. LE PAROLE DELL’ARTE

Non voglio perdere l’occasione di dire qualcosa sulla Gioconda di Leonardo o, più che altro,  sulla delusione che, in alcune persone, genera, l’incontro a lungo desiderato, preparato e carico di pre-attese: “… ma è anche piccola!” si dice quasi con sconcerto.  (per amore di  precisione: cm 77×53)

Le scarpe, appunto, di cui all’articolo n. 9.

La mia risposta alla domanda – basta guardare per comprendere? – già posta (v.articolo n. 1) era tassativa: No.

Per esperienza personale devo dire che una buona parte di queste ‘cocenti delusioni’ deriva direttamente dall’intollerabile convinzione che la vera arte debba parlare a tutti: Perché, quindi, Monna Lisa non ‘parla’?

Vado per ordine.

Da Leonardo da Vinci (1452 – 1519), artista famoso in tutto il mondo, scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista, considerato a ragione uno dei più grandi geni dell’umanità che incarna lo spirito del Rinascimento, è ‘naturale’ aspettarsi, anzi si pretende, quanto meno, una bellezza che faccia commuovere e immediatamente comprendere!

Senza fatica… per una sorta di trasfusione, inalazione o contagio.

Da parte sua, a proposito di Leonardo, Vasari scriveva: “grandissimi doni si veggono piovere dagli influssi celesti ne’ corpi umani molte volte naturalmente, e sopra naturali, talvolta, strabocchevolmente accozzarsi in un corpo solo bellezza, grazia e virtù, in una maniera, che dovunque si volge quel tale, ciascuna sua azzione è tanto divina, che lasciandosi dietro tutti gl’altri

uomini, manifestamente si fa conoscere per cosa (come ella è) largita da Dio e non acquistata per arte umana”. (G. Vasari Le Vite )

Come conciliare gli aspetti divini delle ‘azzioni’ di Leonardo, ‘l’indiscutibile artisticità’ della Gioconda e la sua incomunicabilità?

La primavera di Botticelli…. quella sì che parla … E quanto è grande! (m.2,07 x 3,19 per la precisione)

Ideata verso i1 1503-1506, La Gioconda è una delle opere che Leonardo portò sempre con sé fino alla sua morte in Francia come oggetto di una lunghissima elaborazione da parte di una artista che, per quanto indubbiamente grandissimo, è costretto a confrontarsi con i suoi limiti, prenderne atto e cercare di superarli.

Né più né meno. In ogni tempo.

La Gioconda non è indiscutibile. (continua)

 

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