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L’AGROALIMENTARE RINASCE GRAZIE AI GIOVANI

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di Antonino Gulisano

L’economia riparte grazie ai giovani impegnati nell’agricoltura. Ecco le nuove prospettive per il settore AgriFood. (Agro alimentare).

Nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia, il 2020 è stato un anno importante per il settore Agroalimentare. Stando all’analisi condotta da Coldiretti, basata sui dati di UNIONCAMERE, nell’ultimo anno si è registrato un balzo storico del 14% del numero di giovani imprenditori che hanno deciso di investire nel settore agricolo, rispetto a 5 anni fa.

Un dato in controcorrente rispetto all’andamento generale del 2020 che evidenzia come l’agricoltura e i giovani possano rappresentare una risorsa e una speranza per la ripartenza del nostro Paese nel periodo post-Covid.

Il settore dell’Agroalimentare trova una nuova speranza nei giovani. Al momento l’Italia è leader europeo per il numero di imprese agricole guidata da giovani, con oltre 55.000 imprenditori under 35 sparsi da nord a sud del Paese alla guida di allevamenti e aziende agricole. Senza dubbio la crescita è dovuta a diversi fattori, come le svolta verde nei consumi e nel lavoro favorite dalla pandemia, oltre che dalla ricerca di nuovi prodotti, più sostenibili e biologici, in linea con i trend del momento, ma radicati nella nostra cultura. Infatti, il biologico, più che una scelta dettata dai tempi, è ormai sempre più uno stile di vita.

Quali sono gli ostacoli per i giovani nel settore Agroalimentare?

Come per ogni altro settore, anche quello dell’agricoltura presenta dei grossi ostacoli che frenano i giovani dall’intraprendere una carriera nella campagna, primo fra tutti quello della burocrazia. Secondo i dati dell’Istat più della metà dei giovani che ha presentato la richiesta per l’insediamento in agricoltura in Italia (il 55% dei quasi 39.000 richiedenti) si è visto respingere la domanda per colpa degli errori di programmazione delle amministrazioni regionali, con il rischio di perdere i fondi stanziati dall’Unione Europea.

E i problemi sono continuati anche in seguito alla presentazione e all’ammissione al finanziamento. Solamente metà delle richieste ha ricevuto il denaro che gli spettava, mentre tutte le altre hanno dovuto fare i conti con il rischio di trovarsi scoperte da un punto di vista finanziario.

Quali soluzioni si possono adottare? Una possibile è messa in atto con il Recovery fund grazie all’apertura di un fondo a cui accedere senza remore burocratiche al momento dell’ammissione al finanziamento. Per la parte di prestito si opera il recupero per step successivi allo sviluppo dell’azienda e con un costante monitoraggio del progetto realizzato.

Infine un ultimo aspetto da non sottovalutare è l’impegno e la costanza che questo lavoro richiede. Nel settore agricolo infatti è necessario prendersi cura della terra e degli animali ogni giorno.

Credo che non sia una scelta che tutti possano fare perché non ci sono ferie, non esistono feste, non c’è Natale e non ci sono compleanni. Però se fai una cosa che ti piace e soprattutto in cui credi, ne vale la pena.


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