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La top 11 delle italiane in Champions

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di Lorenzo Lavacca

Secondo turno di Champions League archiviato ed ecco che arrivano le pagelle con i migliori 11 di questa settimana tra le italiane scese in campo:
Szczesny: voto 6,5. Il successo bianconero contro il Chelsea deriva anche dalle sue parate e dal suo carisma tra i pali. Guida la difesa con sicurezza, deciso quando esce in occasione dei calci piazzati e, nel complesso, una prestazione positiva: eclissato lo Szczesny delle prime tre giornate di campionato.
Skriniar: voto 7,5. Monumentale contro lo Shakhtar: tiene a galla la sua squadra per tutti i 90 minuti con chiusure e anticipi decisivi. Il salvataggio su Pedrinho a pochi centimetri dalla porta vale come un gol.
T. Hernandez: voto 6,5. Incolpevole in occasione dei due gol, il treno rossonero è tornato a spingere sulla fascia come i vecchi tempi. Quando parte palla al piede diventa inarrestabile, un pericolo serio per la difesa dei colchoneros, tanto che al 40esimo Simeone fa uscire Trippier che lo marcava e si schiera con la difesa a 5 e con Llorente esterno basso di contenimento.
Bonucci: voto 7. Quando Lukaku vede lui o Chiellini sa già che ci sarà da soffrire e anche questa volta il difensore bianconero non perdona: imbottiglia l’ex Inter assieme a De Ligt e neutralizza le incursioni dei blues con esperienza e grande maestrìa.
Toloi: voto 7. Dominatore dell’area di rigore atalantina, l’italo-brasiliano si vede perfino negare la gioia del gol per l’intervento del VAR. Del resto, una prestazione eccellente che congela il vantaggio della sua Atalanta contro lo Young Boys.
B. Diaz: voto 7. Il diez del Milan lavora palloni e serve assist per i suoi compagni, come in occasione del gol di Leao. Interessante la sua crescita partita dopo partita, sorprendente il suo impatto da inizio stagione, sui rossoneri, in qualsiasi competizione: il talento spagnolo ha tutte le carte in regola per poter diventare un fuoriclasse del suo ruolo.
Locatelli: voto 6,5. Il giovane Manuel riceve e lancia per gli esterni, e lo fa molto bene, ma ciò che più colpisce è la capacità di adattamento del gioco alle situazioni: sa quando c’è da difendere e si abbassa davanti alla difesa, poi si alza e accompagna le azioni in ripartenza quando si attacca, il tutto con grande autorevolezza e a soli 23 anni.
Pessina: voto 6,5. Match-winner per l’Atalanta, nel primo tempo sbaglia un tap-in facile davanti alla porta ma si fa subito perdonare alla seconda occasione, portando a casa gol e 3 punti.
Chiesa: voto 7,5. È l’uomo del momento. Lui e la Juve sono la stessa cosa, perché incarna con orgoglio l’essenza juventina, e sfruttando l’assist di Bernardeschi insacca per l’1 a 0 sul Chelsea. Gol a parte, Federico nazionale attacca e difende senza sosta, infatti la sua generosità si traduce con un fisiologico calo nel secondo tempo e sostituzione. Emblematica l’immagine di Max Allegri che mentre lo coccola a bordocampo gli tira un calcio sul sedere, come a dire: “bravo, ma la prossima volta un po’ di egoismo non farebbe male”.
Leao: voto 7. L’attaccante rossonero porta in vantaggio la sua squadra e offre preziosi spunti per ripartire in contropiede. Al 38esimo, sfiora l’eurogol di rovesciata poi annullato perché su fuorigioco.
Bernardeschi: voto 6,5. Alla lettura delle formazioni la scelta di farlo giocare come punta spiazza tutti, poi l’esterno bianconero si rivela un’ottima mossa di mister Allegri per non dare punti di riferimento alla difesa del Chelsea e poter sfruttare la sua creatività. Bernardeschi, dal canto suo, ripaga la fiducia con l’assist a Chiesa, e questo basta per portare a casa i tre punti e zittire le critiche a lui mosse prima della partita.