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La mappa e i numeri dei porti italiani

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AGI – I porti italiani , nonostante le difficoltà innescate dalla pandemia. hanno mostrato evidenti segnali di recupero. Entro il 2022 è atteso un recupero e un ripristino dei numeri livelli pre Covid.

Nel 2020 441,8 milioni di tonnellate di merci (-10%)

I porti del nostro Paese restano sostanzialmente stabili, per quel che riguarda il traffico merci, in particolare in merito alla movimentazione di container. Gli ultimi dati di Assoporti, elaborati anche nello studio annuale di Srm, gli scali italiani nel 2020 hanno movimentato 441,8 milioni di tonnellate di merci, con un calo del 10% rispetto ai 490 milioni del 2019.

Invece, per quanto riguarda il traffico contenitori, sono stati spostati 10,7 milioni di teu (unità di misura pari a un container da 20 piedi) un numero inferiore soltanto dello 0,9% rispetto al 2019.

Secondo stime sempre di Assoporti, il primo semestre di quest’anno dovrebbe aver totalizzato una crescita complessiva dei porti, in termini di tonnellate di merci movimentate, compresa tra il 3 e il 4%, rispetto allo stesso periodo del 2020.

Quest’anno comunque sarà un anno di assestamento. In particolare ottima performance dell’Autorità di sistema portuale di Genova e Savona che nei primi sei mesi dell’anno ha registrato un volume di movimentazione pari a1,43 milioni di teu, in crescita del 18,2% rispetto al 2020 e del 5,8% se confrontato col 2019. Bene anche Trieste grazie ai collegamenti ferroviari.

La classifica dei porti per tonnellate

Come riportato da Assoporti (dati relativi al 2019), se guardiamo alla movimentazione totale in tonnellate, il porto di Trieste (61.997.445 tonn), con la più alta movimentazione di rinfuse liquide, detiene il primato italiano.

A seguire il porto di Genova (52.759.195 tonn), caratterizzato dall’alto traffico container. Terzo posto a Livorno (36.715.346 tonn) per tonnellate di merci movimentate nel 2019, di cui quasi la metà sono costituite da traffico Ro-Ro. A seguire Cagliari-Sarroch (34.701.792), Gioia Tauro (29.122.760), Ravenna (26.256.248), Venezia (24.917.830), Messina-Milazzo (24.295.221).

La lista in base ai Teu movimentati

La medaglia d’oro in questo caso va al porto di Genova (2.315.675 Teu), seguito da Gioia Tauro (2.522.876). Entrambi gli scali hanno movimentato nel 2019 oltre 2,5 milioni di Teu, con dei distinguo. Il porto di Gioia Tauro infatti ha svolto esclusivamente operazioni di transhipment.

Mentre per lo scalo di Genova il transhipment ha pesato solo il 12%. Il resto della movimentazione di container è invece dedicata alle operazioni hinterland (import-export). Al terzo posto nel 2019 c’è La Spezia, con i 1,4 milioni di Teu (quasi esclusivamente dedicati a operazioni hinterland). A seguire Livorno, Trieste, Napoli, Venezia, Salerno, Ravenna, Ancona-Falconara.

Source: agi


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