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La linea dura di Biden, sanzioni a Mosca per interferenze e cyber attacco

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AGI – L’Amministrazione Biden sceglie la linea dura contro la Russia: gli Stati Uniti hanno varato sanzioni e hanno espulso 10 diplomatici di Mosca, tra cui membri dell’intelligence, per le interferenze nelle elezioni e per l’attacco hacker SolarWinds, del quale sono stati accusati i servizi russi. Washington ha varato sanzioni contro il debito pubblico russo, vietando alle istituzioni finanziarie a stelle e strisce, dal 14 giugno, di acquistare direttamente titoli di Stato dalla Banca centrale, dal ministero delle Finanze e dal National Wealth Fund (uno dei due fondi sovrani russi). Gli Usa hanno sanzionato 32 individui accusati di aver cercato di interferire nelle elezioni presidenziali del 2020, nonché otto persone ed entità associate alle azioni della Russia in Crimea. Il Dipartimento del Tesoro ha inserito nella lista nera sei società tecnologiche russe accusate di supporto ai servizi di intelligence russi.

Nel mirino l’ex socio di Paul Manafort

Tra i destinatari delle sanzioni c’è Konstantin Kilimnik, socio dell’ex responsabile della campagna di Donald Trump, Paul Manafort, che i funzionari statunitensi hanno identificato come un agente dell’intelligence russa. Il Dipartimento del Tesoro ha accusato Kilimnik di aver fornito ai servizi segreti russi “informazioni sensibili sui sondaggi e sulla strategia della campagna” durante le elezioni presidenziali statunitensi nel 2016 e “ha cercato di promuovere la narrativa secondo cui l’Ucraina, non la Russia, avrebbe interferito nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016.

La risposta agli attacchi in Afghanistan

Le nostre azioni sono anche una risposta “alle notizie secondo cui la Russia ha incoraggiato attacchi dei talebani contro americani e la coalizione in Afghanistan”, ha spiegato la Casa Bianca, minacciando Mosca di ulteriori misure in caso di “escalation” nella destabilizzazione internazionale. Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha riferito che il presidente, Joe Biden, ha informato dei nuovi provvedimenti il collega russo Vladimir Putin nella loro telefonata all’inizio della settimana.

La protesta di Mosca

Dopo l’annuncio, il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore Usa a Mosca, John Sullivan. Una risposta alle nuove sanzioni statunitensi è “inevitabile”, ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aggiungendo che “gli Stati Uniti non sono pronti a venire a patti con quella realtà oggettiva per cui esiste un mondo multipolare che esclude l’egemonia americana”. Il presidente della Commissione Esteri della Duma, Leonid Slutsky, ha assicurato che Mosca risponderà all’espulsione dei suoi diplomatici con una “ritorsione significativa“. Il Cremlino ha avvertito che le nuove sanzioni “non aiuteranno” a mettere in piedi il potenziale vertice tra Putin e Joe Biden. Un funzionario dell’amministrazione Usa ha ribattuto che un faccia a faccia tra i due leader sarebbe “vitale” per trovare un modo “stabile” per andare avanti.

La solidarietà della Nato…

Gli alleati della Nato hanno espresso a Washington sostegno e solidarietà e hanno assicurato che stanno intraprendendo azioni individualmente e collettivamente per migliorare la sicurezza dell’Alleanza”. “La Russia – si legge in una nota – continua a dimostrare un modello costante di comportamento destabilizzante, comprese le sue violazioni della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina e della Georgia”.

..e quella dell’Ue

Anche l’Unione europea, a nome dei suoi Stati membri, ha espresso “solidarietà” agli Usa per “l’impatto di attività informatiche dannose, in particolare l’operazione informatica SolarWinds”. L’Alto rappresentante per la politica estera, Joseph Borrell, ha sottolineato che “sono stati colpiti governi e imprese in tutto il mondo, compresi gli Stati membri dell’Ue” e ha condiviso le “preoccupazioni dei nostri partner per il numero crescente di attività informatiche dannose che interessano la sicurezza e l’integrità dei prodotti e servizi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che potrebbero avere effetti sistemici e causare danni significativi alla nostra società, sicurezza ed economia”. 

 

Source: agiestero


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