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La Lega di Serie A proporrà modifiche al protocollo sanitario

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“Si è tenuto questa mattina, in un clima di fattiva collaborazione, l’incontro tra la Figc, la Lega Serie A, il presidente della Fmsi Maurizio Casasco e il rappresentante dei medici della serie A, Gianni Nanni. Sono stati analizzati i punti del protocollo difficilmente attuabili e sono state costruttivamente elaborate alcune integrazioni atte a risolvere problematiche oggettive”. Lo scrive in una nota la Lega di Serie A, in cui spiega che “vi è stata una generale condivisione delle proposte finali, formulate per garantire una ripresa in piena sicurezza degli allenamenti di gruppo, che – aggiunge – verranno tempestivamente sottoposte al ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, al ministro della Salute e al Cts”. 

Il parere di Tommasi

“Insieme ai rappresentati di Serie A abbiamo analizzato il protocollo per analizzarlo e capire quali sono le novità. Ci sono delle criticità che hanno evidenziato i club, speriamo di trovare un modo per superarle in modo da poter ripartire”. Lo ha detto il presidente di Assocalciatori, Damiano Tommasi, intervenuto ai microfoni di Rai News24, riguardo il protocollo del Comitato Tecnico-Scientifico.

E sulla questione dei ritiri ha spiegato come “non avere una data certa per l’inizio della stagione genera incertezza, vorremmo avere più dati ed indicazioni. Il ritiro, vista la gestione dei casi di positivita’ che rischia di bloccare un’intera squadra, e’ uno dei punti in sospeso. È un grande punto interrogativo, una positività potrebbe interrompere sul più bello il percorso. Bisogna capire cosa fare in caso di una singola positività“.

“Siamo in contatto con i medici e con il dottor Nanni, indicato dalla Lega come riferente – ha aggiunto – essere allineati sulla stessa posizione è importante, per noi devono esserci le condizioni uniformi per tutti. Questo è uno degli scogli da superare, ma questo non è un tema che riguarda solo il mondo del calcio”.

“Speriamo di avere una data certa per la ripartenza – ha proseguito Tommasi – da una data certa si puo’ costruire un percorso fatto di controlli, test e modalità di allenamento. Questo aiuterebbe tantissimo, oggi la difficoltà è avere una data certa. Quella del 13 giugno è un’ipotesi, speriamo di poter avere una data certa al più presto”.

Anche perché, spiega ancora il presidente dell’Aic, “se si vuole tenere viva la speranza di tornare a giocare dobbiamo navigare a vista, seguire la curva dei contagi e la situazione del Paese. Purtroppo in alcune regioni l’emergenza è ancora forte. Abbiamo imparato a convivere con questo virus, dobbiamo imparare a conviverci anche dal punto di vista sportivo. La nostra estate dovrà vederci uniti per arrivare pronti alla prossima stagione”.

“Servirà tanta pazienza – aggiunge il numero 1 dell’Aic – io sono abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno. Questa pausa forzata darà l’entusiasmo per tornare a vedere le partite dal vivo, ma servirà ancora tanta pazienza. È una cosa triste, in qualsiasi emergenza bisogna fare un passo alla volta per non mandare in fumo quello che e’ stato fatto in precedenza”.

“La ripresa riguarderebbe solo la Serie A – evidenzia Tommasi – le altre categorie non hanno le possibilità di attuare il protocollo. Il problema dei tanti atleti che vivono di calcio è un tema che dobbiamo affrontare al più presto. Come Associazione abbiamo dato il via alla creazione di un fondo che tuteli le categorie più svantaggiate. Non c’è solo la Serie A, in Lega Pro particolarmente ci sono situazione critiche. Il nuovo decreto dovrebbe prevedere anche la cassa integrazione per i professionisti sotto un determinato reddito e questo dovrebbe essere importante soprattutto per la Lega Pro”.

 

Vedi: La Lega di Serie A proporrà modifiche al protocollo sanitario
Fonte: sport agi


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