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La Francia si arrende, la Ligue 1 non si concluderà

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Il coronavirus fa una vittima illustre nel mondo del calcio: la Ligue 1, il massimo campionato francese, non riprenderà, al pari del Top 14 di rugby. Lo ha annunciato il premier francese, Edouard Philippe, che ha spiegato che gli sport individuali potranno ripartire l’11 maggio ma fino a settembre non sarà permesso alcun assembramento per eventi sportivi. 

Dando per scontata l’impraticabilità della proposta di Lione e Nizza di far finire l’attuale campionato in autunno giocando tra settembre e dicembre, la stagione calcistica si chiude qui. Resta da attribuire il titolo di campione di Francia: il Paris Saint Germain aveva 12 punti di vantaggio sul Marsiglia malgrado una partita in meno, potrebbe essere incoronato a tavolino come accaduto all’Ajax in Olanda. Per le qualificazioni in Champions ed Europa League, si potrebbe usare la classifica alla 27ma giornata (l’ultima giocata da tutti) oppure alla 28ma. Le retrocessioni dovrebbero essere bloccate (Amiens e e Tolosa erano le più serie candidate a scendere) mentre Lorient e Lens saliranno in una Ligue 1 a 22 club.

Nell’ambito della strategia per la fase 2  di convivenza con il virus illustrata all’Assemblea nazionale, Philippe ha sottolineato che eventi radunino più di 5 mila spettatori continueranno a essere vietati fino a settembre. Questo getta un’ombra anche sulla prossima stagione di Ligue 1 la cui ripartenza era prevista per il 23 agosto, ma a questo punto solo a porte chiuse. In dubbio la stessa conclusione delle coppe europee (con Psg e Marsiglia ancora in corsa) che l’Uefa sperava di poter assicurare entro la fine di agosto.Il ciclismo aveva già sospeso tutte le competizioni fino a fine luglio e ora resta da vedere se il Tour de France potrà partire il 29 agosto, la data provvisoria decisa dopo lo stop per la pandemia. 

Intanto la Bundesliga potrebbe ripartire a porte vuote “per metà o fine maggio”: lo hanno chiesto i ministri dello Sport dei 16 Laender tedeschi in attesa della decisione che dovrà prendere il governo Merkel. Nell’indicare questo obiettivo che viene definito “ragionevole”, i ministri chiedono alla Bundesliga di “imporre e garantire le più strette condizioni igieniche e sanitarie, vigilando con misure appropriate” contro il rischio di contagi da coronavirus. Giovedì a Berlino la cancelliera Angela Merkel incontrera’ governatori dei Laender per la Fase 2 e in quell’occasione dovrebbe avrebbe arrivare la luce verde per far ripartire il calcio dopo lo stop deciso a metà marzo. La scorsa settimana la Lega dei club tedeschi si era detta pronta a ripartire dal 9 maggio, anche se a porte chiuse e con rigide misure preventive. La scorsa settimana l’ad del Borussia Dortmund ha avvertito che “l’intera Bundesliga cosi’ come la conosciamo non esistera’ piu'” se il campionato non riprenderà. L’obiettivo dei club e’ portare a termine la stagione entro il 30 giugno per non mettere a rischio 300 milioni di euro di diritti tv. 

Vedi: La Francia si arrende, la Ligue 1 non si concluderà
Fonte: sport agi


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