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La Federcontribuenti del Veneto denuncia le gestioni di Domina Vacanze. Pronta azione legale

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Il sogno è quello di una vacanza in luoghi prestigiosi: Venezia, Cortina, Porto Cervo, Sharm el Sheikh, per non citarne che alcuni, senza dover acquistare una casa ma con la formula multiproprietà. Un investimento oltre che la possibilità di fare la propria vacanza nel momento desiderato perché la società che propone l’affare assicura di affittare le stanze quando non erano utilizzate. In tanti hanno investito, centinaia solo a Padova, per cifre a partire da 30/50.000 euro fino ai 2 milioni. Una volta versato il capitale credendo di aver compiuto un investimento redditizio si sono in mano un prodotto senza valore, spese da sostenere e problemi. Ad uscire allo scoperto Philip Lidio Gamba che si è rivolto a Federcontribuenti  per denunciare quanto accade a chi “abbocca”, come ha precisato, alle offerte di “Domina Vacanze”, società di Ernesto Preatoni con 35 milioni di capitale versato con proprietà in Italia del valore di circa 3. «Gamba ha acquistato per 160.000 euro 6 settimane a Cà Zusto a Venezia scoprendo al momento del rogito di aver acquisito quote di una multiproprietà alberghiera con diritto di eseguire la prenotazione per la fruizione ed il soggiorno a tariffe agevolate – ha detto l’avvocato Fabio Gabrieli, vicepresidente e consulente legale di Federcontribuenti – il guadagno inoltre si è rivelato inesistente perché dopo i primi incassi sempre bassi, la Domina parlava di crisi del settore alberghiero e difficoltà di affittare le stanze. In cambio dei mancati guadagni, la società offriva soggiorni in altre multiproprietà italiane ma a fronte di ulteriori pagamenti». Non manca l’offerta egiziana. «Venezia mi è stata proposta da Domina dopo che io mi ero interessato per Sharm el Sheikh, avevo visto le ville mentre ero in vacanza – spiega Gamba – in Egitto dal 2005 però è vietato agli stranieri possedere proprietà quindi si dovrebbe accettare supinamente di trasformare la proprietà in un diritto d’uso per 99 anni». «Non si tratta di proprietà da 15.000 euro ma di investimenti da 1 a 2 milioni di euro – ha chiuso il presidente di Federcontribuenti Veneto Marco Paccagnella – a noi si sono rivolti circa 100 investitori. Noi partiremo subito con la causa a Domina, con la possibilità per altri che ora non si vogliono palesare di aggiungersi alla causa Gamba».


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