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La cricca dell’occulto nel giro dell’usura

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ROMA. Il vero business di cartomanti, stregoni e sedicenti maestri dell’occulto si chiama usura. Sul news magazine il Punto di questa settimana un’ampia inchiesta sulla “cricca dei maghi” che spesso agiscono per conto del crimine organizzato. Per pagarli in tanti finiscono in mano al “cravattaio”, ma a loro ci si rivolge anche per ottenere quei prestiti che gli istituti di credito sempre di più negano. Il volume d’affari usurai da parte dei maghi è stato stimato in 75 milioni di euro annui. Il fenomeno è devastante, il passaparola online incontrollabile. Pensionati, casalinghe, operai si rivolgono all’operatore dell’occulto per chiedere un aiuto economico. Queste organizzazioni, rispetto la tradizionale strozzino hanno affinato anche le tecniche di pressione nei confronti delle loro vittime che, speso, sono impossibilitate a denunciare i loro aguzzini per i gravi ricatti psicologici e materiali che subiscono. Maghi, usura e traffico di capitali erano entrati anche nell’inchiesta Why not. Incontri tra elementi di spicco della massoneria calabrese, politici, direttori di banche ed occultisti erano stati al centro delle indagini del Pm Luigi De Magistris, oggi sindaco di Napoli. E mentre Bankitalia studia e osserva, l’uomo della strada rimane lentamente stritolato da questo circolo vizioso. (fonte: Giornale di Puglia)


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