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Istituita zona arancione ‘rafforzata’ nel Bresciano e nelle zone limitrofe

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La misura decisa dalla Regione Lombardia, in accordo con il ministero della Salute, si è resa necessaria per l’accelerazione dei contagi dovuti alle varianti del Covid. Bertolaso parla di “terza ondata” in quell’area

 

AGI – Una zona arancione ‘rafforzata’, che prevede la chiusura di tutte le scuole, sarà attiva dalle ore 18 di oggi nella provincia di Brescia, in 7 Comuni del Bergamasco e a Soncino (Cremona). La decisione è stata annunciata dall’assessore lombardo al Welfare, Letizia Moratti, durante una comunicazione in Consiglio regionale. “Considerata l’ultima accelerazione nella provincia di Brescia del contagio Covid-19 con l’aggravante del pericolo derivante dalle” varianti” prevalenti nell’area, con percentuale fino al 39% del totale dei nuovi contagiati, abbiamo convocato la nostra commissione dati e in accordo con il ministero della Salute abbiamo deciso una strategia di contenimento prendendo alcuni specifici provvedimenti di mitigazione del contagio”, ha spiegato Moratti.

Le misure aggiuntive, rispetto alla fascia arancione, sono: “Chiusura scuole elementari, infanzia e nidi, divieto di recarsi presso le seconde case, utilizzo obbligatorio di Smart Working ove possibile; l’utilizzo delle mascherine chirurgiche sui mezzi di trasporto; chiusura delle attività universitarie in presenza”. Mentre i 7 Comuni del Bergamasco che rientrano nella zona arancione: Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro e Gandosso.

Accanto a questo provvedimento, e alla riconferma per altri 7 giorni della fascia rossa a Bollate (Mi), Viggiù (Va), Castrezzato (Bs) e Mede (Pv), Moratti fa sapere che la Lombardia ha avanzato una richiesta di “rimodulazione della strategia vaccinale”.

Da un lato, la Regione chiede di poter somministrare una sola dose di vaccino anticovid, oppure di posticiparla di 6 mesi, per i soggetti che sono risultati positivi al Covid-19; dall’altro vuole “concentrate, nei limiti del possibile e delle linee guida del ministero, le attività di vaccinazione, in particolare partendo dai comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo con la presenza importante di un focolaio di contagio legato alle varianti, e una situazione di tensione legata alla saturazione delle terapie intensive locali”. Comunque, l’assessore al Welfare ha assicurato che la strategia di rimodulazione delle vaccinazioni, “non inciderà sulle somministrazioni agli over 80 e sulle categorie comprese nella fase 1 bis”.

Infine, nel suo intervento, il consulente del governatore Attilio Fontana per la campagna vaccinale, Guido Bertolaso, ha sottolineato che “allo stato attuale, la situazione è sotto controllo e gestibile rispetto all’autunno passato, in tutto il territorio regionale, tranne in provincia di Brescia, dove siamo di fronte alla terza ondata della pandemia. Uno stato che va aggredito immediatamente”.

 

Fonte: AGI