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Io non mi sento Italiano

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Abbiamo aspettato il divenire degli eventi politici. Italiani, Increduli e Arrabbiati, ci ritroviamo trascinati al Voto Nazionale in settembre. Ora, tra la guerra e le sue conseguenze, con la crisi dei costi dell’energia, il caro-alimentari che corre alle stelle al pari del prezzo della benzina e il perdurare della pandemia con tutte le sue incertezze future, mentre dovremmo concentrarci per il rilancio dell’economia a colpi di Pnrr la politica che fa? Muore nella siccità sotto il sole dell’incapacità!

Prendiamo in prestito le parole mai desuete di un nostro celebre cantautore perché oggi, forse, siamo tutti un po’ G. G.

…Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono

Mi scusi Presidente
Non è per colpa mia
Ma questa nostra Patria
Non so che cosa sia
Può darsi che mi sbagli
Che sia una bella idea
Ma temo che diventi
Una brutta poesia…

 

Il Governo Draghi lacerato dall’interno dalle mille diversità si è stretto sino al maturar delle pensioni parlamentari. Troppi colori politici hanno reso questo parentesi governativa un pastrocchio a colori che nemmeno il marione nazionale è riuscito a trasformare in arcobaleno.

 …Sarà che gli italiani
Per lunga tradizione
Son troppo appassionati
Di ogni discussione
Persino in parlamento
C’è un’aria incandescente
Si scannano su tutto
E poi non cambia niente

Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono…

 Liberiamoci dal teatrino della politica di questi politici – attori. La sceneggiatura si è fatta apparentemente troppo confusa ai nostri occhi al momento. La crescente spinta nei sondaggi del fronte sovranista di destra, con la Meloni sugli scudi, ha portato prima i resti dei 5 stelle e poi le altre forze a staccare la spina al Governo in barba alle priorità del popolo italiano. Semplicemente, mera convenienza elettorale. Ma non dimentichiamo, rendendo omaggio al da poco compianto Eugenio Scalfari, che “Ogni Paese ha la classe politica che si merita”.

 …Questo bel Paese
Forse è poco saggio
Ha le idee confuse
Ma se fossi nato in altri luoghi
Poteva andarmi peggio…

Vista la rapidità dell’imperdonabile domino innescato, il Presidente Mattarella, dall’alto della sua pazienza, ci conduce senza ulteriori danni in tempi brevissimi alle urne. Le scelte che verranno apriranno una nuova fase politica cruciale per il nostro futuro. La nostra speranza, augurio, è che il Parlamento che verrà restituisca quella dignità di Stato da non essere solo il Paese degli spaghetti e mandolini di gaberiana memoria.

(Nella foto: una vignetta di Andrea Bozzo dal Post diretto la Luca Sofri)