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In Finlandia si discute di un cambio di passo in politica estera

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A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, si è verificato un cambiamento fondamentale nella sicurezza e nell’ambiente operativo della Finlandia e dell’Europa. Durante la primavera, il Parlamento (Eduskunta) discuterà la “Relazione del governo sui cambiamenti nell’attuale contesto di sicurezza”. La relazione era stata trasmessa al Parlamento il 13 aprile, lo stesso giorno in cui era stata adottata dal Governo, e non include conclusioni né presenta nuove linee guida per le politiche di sicurezza.

Il rapporto tratta della politica estera, di sicurezza e di difesa della Finlandia, ma anche degli impatti economici della situazione che è cambiata, della sicurezza dell’approvvigionamento e della frontiera, della preparazione, della sicurezza informatica e delle attività ibride  di interferenze. Valuta inoltre i cambiamenti fondamentali nell’ambiente della politica estera e di sicurezza della Finlandia a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, tuttavia non include conclusioni né presenta nuove linee guida per le politiche di sicurezza.

Politica estera, sicurezza e difesa della Finlandia

La guerra di aggressione iniziata dalla Russia è una palese violazione del diritto internazionale e mette a repentaglio la sicurezza e la stabilità dell’intera Europa sia a breve che a lungo termine. L’aggressione della Russia è anche una violazione della Carta delle Nazioni Unite e dei principi dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE). Il rapporto descrive questo mutamento e chiarisce che la Finlandia deve rafforzare la propria preparazione e sicurezza in risposta ai cambiamenti nell’ambiente operativo.

Il ministro degli Affari esteri Pekka Haavisto ha guidato il gruppo di coordinamento nominato dal governo e il gruppo per la politica estera e di sicurezza nella preparazione del rapporto. La sezione di politica estera, di sicurezza e di difesa è stata discussa negli incontri con il Presidente della Repubblica e la Commissione ministeriale per la politica estera e di sicurezza. Vari gruppi di lavoro settoriale hanno trattato altre aree del rapporto che “valuta le conseguenze del mutato ambiente di sicurezza per la Finlandia.

La relazione intende offrire al Parlamento l’opportunità di impegnarsi in un dibattito ampio e approfondito sulla politica estera, di sicurezza e di difesa. Il Parlamento dovrebbe rispondere alla relazione producendo una comunicazione parlamentare. Ciò significa che la questione sarà quindi rinviata al governo e al Presidente della Repubblica per l’esame”, afferma il ministro Haavisto.

Cosa dice il rapporto

Il rapporto esamina le azioni per sviluppare la capacità di difesa nazionale, l’Unione europea come attore della politica di sicurezza e una più stretta cooperazione bilaterale con Svezia, Norvegia e altri paesi nordici. Discute anche sulle relazioni con gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Nato ed i partner della Finlandia in materia di cooperazione multilaterale sulla difesa. Il rapporto descrive le opportunità che queste forme di cooperazione e partenariato offrono alla Finlandia nell’attuale quadro della sicurezza.

Il ruolo dell’Ue come attore nella politica estera, di sicurezza e di difesa si è rafforzato, e più l’UE è unita e forte, più sicura è la posizione della Finlandia. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, la Finlandia ha ulteriormente approfondito la cooperazione con la Nato, e ritiene importante che la Nato abbia costantemente riaffermato la sua politica della porta aperta.

La relazione presenta anche una valutazione degli effetti sulla Finlandia se la Finlandia dovesse chiedere l’adesione e descrive il possibile processo di adesione. Il mantenimento dello spazio di manovra nazionale e della libertà di scelta rimangono parti integranti della politica estera, di sicurezza e di difesa della Finlandia. La Finlandia si riserva la possibilità di aderire a un’alleanza militare e fare domanda per l’adesione alla Nato.

Importanza della resilienza e della preparazione della società

Il rapporto descrive anche la preparazione per le attività ibride di interferenza ed informatica, nonché gli effetti e la preparazione relativi alla sicurezza interna, alla protezione civile, alla resilienza, all’economia, alla sicurezza dell’approvvigionamento, alle funzioni più ampie della società e alle infrastrutture critiche. Viene sottolineata l’importanza per la sicurezza della Finlandia di mantenere la resilienza nella società, la difesa nazionale e la sicurezza interna.

Nella relazione sono fuse la relazione del governo sulla politica estera e di sicurezza finlandese, la relazione sulla difesa, la relazione sulla sicurezza interna e quella sulla politica dell’UE.

La parola passa al Parlamento

Il Parlamento percorre un iter con cui gestisce i rapporti del governo in tre fasi:

  • dibattito di rinvio in sessione plenaria al termine della quale la questione viene trasmessa a una commissione parlamentare;
  • lettura in commissione
  • lettura unica in sessione plenaria

Una delle commissioni parlamentari predisporrà una relazione e le altre commissioni presenteranno le loro dichiarazioni alla commissione relatrice. Le commissioni di relazione e di dichiarazione saranno decise al termine del dibattito sul rinvio.

Allorquando la commissione relatrice avrà finalizzato la sua relazione, la questione tornerà in sessione plenaria per un’unica lettura. Al termine della lettura unica, la sessione plenaria adotta un parere sull’argomento. Se c’è una mozione che differisce dalla relazione della commissione, il Parlamento vota sul contenuto del parere e comunicherà quindi al Governo il proprio parere con una comunicazione parlamentare.

Tre proposte di iniziative popolari saranno incluse nello stesso dibattito di rinvio con la relazione del governo mercoledì 20 aprile (dato che la relazione del governo viene consegnata al Parlamento nella 15a settimana). Il Consiglio di Presidenza ha istituito un gruppo di coordinamento parlamentare, il cui compito è garantire il flusso di informazioni tra i vari attori nel periodo in cui il Parlamento valuta la relazione del governo.

Si tratta quindi di un percorso velocizzato anche perché gli sviluppi del conflitto continuano ad avere una influenza sempre più impellente sull’opinione pubblica finlandese che, nei sondaggi, è ora manifestamente favorevole, in maggioranza, all’adesione alla Nato. Toccherà al Presidente Niinistö e al governo trarre le conclusioni di questa difficile ed incerta decisione.

Fonte: Affari Internazionali