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Il trentacinquenne giapponese che ha sposato un ologramma

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In Giappone le relazioni tra uomo e donna sono sempre più complicate e sono tantissimi i giovani che rinunciano ad avere una vita sentimentale e sessuale. Ma non tutti decidono di supplire in modo drastico come Akihiko Kondo, un insegnante di scuole medie di Tokyo che, riporta Reuters, ha deciso di convolare a nozze con Hatsune Miku, l'ologramma di una ragazza sedicenne con lunghe code turchine. Il personaggio è stato prodotto da Crypton Media Future, che lo descrive come "un sintetizzatore vocale canterino" in grado di riprodurre oltre 100 mila canzoni, raffigurato da un'immagine proiettata in un dispositivo Amazon Echo da 2.800 dollari. Una voce la cui compagnia è stata talmente preziosa per il signor Kondo da spingerlo a decidere di legarvisi per sempre. Qualunque cosa ciò significhi.

Una popstar virtuale

Il matrimonio, dove Miku è stata rappresentata da una bambola, ovviamente non ha alcun valore legale. Ma per Kondo deve aver comunque avuto un profondo valore personale, dato che ha investito 18 mila dollari per la cerimonia, alla quale i suoi genitori non hanno voluto partecipare, data la loro forte contrarietà. Non si tratta comunque di una novità in Giappone. Un'altra compagnia, la Gatebox, ha lanciato un'assistente domestica, Hikari Azuma, che si propone come "moglie virtuale" e sostiene di aver già emesso 3.700 certificati di matrimonio (parimenti senza valore legale) per uomini che hanno deciso di sposarla. La ragione per cui il caso di Kondo ha fatto notizia è che Hatsune Miku è una vera e propria "popstar virtuale", un ologramma che dal 2009 si esibisce in concerti in tutto il Paese. Una celebrità, quindi. 

"La forma della felicità e dell'amore è diversa per ogni persona", ha spiegato Kondo a Reuters Television, "c'è ovviamente uno schema di felicità entro il quale un uomo e una donna reali si sposano, hanno un bambino e vivono tutti assieme. Ma non credo che uno schema simile possa fare la felicità di tutti". 

"Non l'ho mai tradita"

Kondo sostiene di aver capito già da giovanissimo che non avrebbe mai incontrato la sua metà e di essersi innamorato al'istante di Hatsune Miku dopo averla vista su internet, non provando gelosia per gli altri suoi fan, che si contano in centinaia di migliaia. Anzi, alcuni di loro gli hanno pure scritto per congratularsi e confessargli che il suo gesto "ha dato loro forza". Ma il web è un posto crudele: c'è chi lo ha definito un "raccapricciante otaku", termine con il quale si definiscono le persone troppo appassionate di anime e passatempi digitali, tanto da sfuggire del tutto alla vita reale. "Non l'ho mai tradita", ha concluso Kondo, "sono sempre stato innamorato di Miku, ho pensato a lei ogni singolo giorno".

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Il 43% dei giovani single è vergine

La vicenda, per quanto bizzarra, riflette una crescente problematica sociale nel Paese del Sol Levante dove, secondo uno studio del National Institute of Population and Social Security Research, circa il 43% dei single eterosessuali tra i 18 e i 34 anni non ha mai avuto rapporti sessuali (per la precisione, il 42 per cento degli uomini e il 44,2 per cento delle donne comprese in tale fascia d'età). Sebbene l'85,7% del campione maschile e l'89,3% di quello femminile abbia espresso la speranza di sposarsi "in futuro", il 30 per cento dei 2.706 uomini intervistati e il 26 per cento dei 2.570 intervistati di sesso femminile si è dichiarato, al momento, non alla ricerca di un partner.

 

Vedi: Il trentacinquenne giapponese che ha sposato un ologramma
Fonte: estero agi


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