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Il re d'Olanda rinuncia alla carrozza dorata: “Passato coloniale”

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AGI – Per consentire al Paese di elaborare il suo passato coloniale il re Willem-Alexander ha deciso di rinunciare alla storica carrozza dorata, la Golden Coach, raffigurante uomini neri inginocchiati davanti ai padroni bianchi, al centro di un dibattito sul razzismo e la schiavitù.

“Non possiamo riscrivere il passato. Possiamo cercare di accettarlo insieme. Questo vale anche per il passato coloniale” ha detto in un messaggio video ufficiale re Willem-Alexander.

“Fin quando ci saranno persone che nei Paesi Bassi avvertono quotidianamente il dolore della discriminazione, il passato getterà ancora la sua ombra sul presente” ha proseguito il sovrano 54enne.

Da lì la decisione di lasciare parcheggiato fino a nuovo ordine il Gouden Koets, nome della sontuosa carrozza reale finemente dorata all’oro e trainata da cavalli, solita circolare per le strade di Amsterdam in occasione di cerimonie ufficiali quali matrimoni, battesimi, per condurre il monarca al Parlamento per il suo discorso annuale di apertura.

“Il Gouden Koets potrà essere nuovamente utilizzato solo quando i Paesi Bassi saranno pronti per questo. Attualmente non è il caso” ha sottolineato re Willem-Alexander. In realtà è inutilizzata dal 2015 e per 5 anni è rimasta ferma per il suo completo restauro, che vede ora la pregiata carrozza esposta a Amsterdam in una mostra dedicata al passo coloniale dell’Olanda.

Sul controverso dipinto della fiancata sinistra, intitolato “Tributo dalle colonie”, sono raffigurate persone nere e asiatiche, una di loro in ginocchio, nell’atto di offrire merci, come cacao e zucchero di canna, a una giovane donna bianca seduta su un trono che simboleggia l’Olanda. Il dipinto rappresenta anche un ragazzo bianco che consegna un libro a un bambino nero, una scena che nel 1896 il pittore olandese Nicolaas van der Waay ha definito come “la civilizzazione”.

La carrozza, regalo della città di Amsterdam alla principessa Guglielmina per la sua investitura del 1898, è in stile rinascimentale olandese e in legno di teak, gran parte del quale è ricoperto di foglia d’oro. Già nel 2011 due deputati olandesi proposero di rimuovere il pannello della discordia. 

Subentrato alla madre Beatrix dopo la sua abdicazione nel 2013, re Wilhem-Alexander è tra i regnanti europei più informali e progressisti: non ha mai indossato la corona e nel 2021 ha rotto con la tradizione del giorno del Koningsdag, la “Festa del re”, che nel giorno del compleanno – il suo è il 27 aprile – prevede grandi celebrazioni ad Amsterdam, organizzate soprattutto dagli Oranjecomité, i comitati arancioni.

In Olanda come in altri Paesi europei il dibattito ricorrente sul passato coloniale e la schiavitù è tornato al centro della società e della politica nel contesto del movimento Black Lives Matter nato negli Stati Uniti, sulla scia dell’uccisione nel maggio 2020 di George Floyd a Minneapolis.

Source: agi


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