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Il peschereccio mitragliato dai libici è tornato a Mazara

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AGI – Il peschereccio Aliseo, giovedì scorso mitragliato dai libici, è rientrato nel porto di Mazara del Vallo dove ha attraccato poco dopo le 7.30 di sabato mattina. L’ingresso in porto è stato accompagnato da una motovedetta della Guardia Costiera. A bordo, a quanto apprende L’AGI, anche il vescovo di Mazara monsignor Domenico Mogavero. Per i marittimi non è stato predisposto un tampone Covid, perché dalla partenza del 19 aprile non sono mai scesi dalla loro imbarcazione.

Il sindaco di Mazara: “Incontrerò i ministri degli Esteri e della Difesa”

“Settimana prossima sarò a Roma per incontrare i ministri degli Esteri e della Difesa”, ha detto il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, presente in banchina per l’arrivo del peschereccio Aliseo.  Secondo Quinci, “questo tavolo va costruito con il ministero della Pesca e l’agricoltura”. Il sindaco ha sottolineato che  “c’è un intero comparto che è in difficoltà e va aiutato con dei percorsi e progetti più impegnativi, che non possono essere soltanto quelli di difendere i nostri pescherecci”. Sul l’assenza di esponenti del Governo attuale, “e complicato rispondere” ha concluso Quinci.

La moglie del timoniere: “Non dormo da due giorni”

La moglie del timoniere, Girolamo Giacalone ansiosa di “rivedere il marito” ha raccontato di non “dormire da due giorni. Ogni immagine che vedevo, piangevo”. “Erano stati sequestrati, poi chissà cosa è accaduto – ha aggiunto – sono intervenuti da Roma con una telefonata e li hanno fatti andare, ma hanno sparato ad altezza uomo, ho visto un video dove si vedono tutti i danni”.

Telefonata tra il comandante peschereccio e il figlio

Poco prima dell’arrivo del peschereccio al porto di Mazara, il figlio del comandante Giuseppe Giacalone, rimasto ferito durante l’attacco e  ha salutato il padre telefonicamente: “Papà ti aspettiamo”.

 

 

 

Source: agi


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