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IL FILM PIÙ COMICO DI ALFRED HITCHCOCK – Stasera su TV 2000 alle 21,00 “La congiura degli innocenti”

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a cura di Franco La Magna

Mai “vita” di cadavere fu più movimentata. Un morto seppellito e disseppellito più volte non è affare di tutti i giorni. Succede ne “La congiura degli innocenti” (1955, stasera 8 aprile su Tv 2000, alle 21,00) uno dei film di Alfred Hitchcock meno noti e apprezzati, dai più considerata l’’opera più insolita della copiosa produzione del grande regista inglese, nonostante per lui dichiaratamente non fosse assolutamente tale.

Nessuno sapeva cosa farne, come sfruttarlo”, dice il flemmatico re del brivido, rispondendo alle incalzanti domande di Truffaut nella nota e lunghissima conversazione divenuta poi uno dei libri più singolari e amati del cinema (“Il cinema secondo Hitchcock”, più volte ripubblicato). “E’ adattato molto fedelmente da un romanzo inglese di Jack Trevor Story”, prosegue il regista, “e, per il mio gusto, conteneva un umorismo molto ricco…Rispondeva al mio desiderio di stabilire un contrasto, di lottare contro la tradizione”.

Nella ‘Congiura degli innocenti’ tolgo il melodramma dalla notte buia per portalo alla luce del giorno. È come se facessi vedere un assassino in riva a un ruscello che mormora e versassi una goccia di sangue nell’acqua limpida. Da questi contrasti nasce un contrappunto, e forse anche un improvviso innalzamento delle cose normali della vita”.

Primo film interpretato da Shirley Mac Line, che fu molto apprezzata da Hitchcock, regalò ad un altro degli interpreti, John Forsite, una grande popolarità televisiva, poi divenuto anche la vedette di uno degli spettacoli da sessanta minuti del regista britannico.

E a proposito dell’umorismo nero che sta alla base del film (“si parla di un cadavere – dice Truffaut – come se si trattasse di un pacchetto di sigarette”) Hitchocock afferma che niente lo ha “divertito di più di questa comicità basata sull’understatement”. Il coraggio di affrontare una macabra tematica (il ritrovamento di un cadavere in un bosco) con un umorismo tipicamente inglese. Poca suspence ma fosco divertissement.

Come in tutti i suoi film anche in questo si ripete, ormai come consuetudine attesa da tutti gli aficionados, il rito di Hitchcock di apparire per pochi secondi, qui mentre attraversa una strada.