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I top 11 delle italiane in Champions. E stasera Europa League!

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di Lorenzo Lavacca

Come ogni giovedì, esaurite le partite di Champions in programma, torna la rubrica dedicata alla top 11 delle squadre italiane nella massima competizione europea, aspettando i match di questa sera di Europa e Conference League: Lazio-Marsiglia e Bodo/Glimt-Roma alle ore 18:45; Napoli-Legia Varsavia, ore 21:00.
Szczesny: voto 6,5. Il polacco mantiene la porta inviolata nel match contro lo Zenit, unico tra i portieri delle altre italiane a riuscirci. Manifesta sicurezza nelle parate, prontezza nei riflessi e una condizione ottimale per il derby di domenica contro l’Inter.
Demiral: voto 7,5. È vero, la sua Atalanta perde clamorosamente in rimonta contro lo United ma, finchè è in campo, il difensore turco gioca una partita perfetta: prima le chiusure su Ronaldo e Rashford, poi il gol e nel secondo tempo l’infortunio che lo costringe a lasciare il campo al posto del giovane Lovato, complice in negativo della rimonta degli inglesi.
De Vrij: voto 6,5. Ottima la prova del centrale nerazzurro, che nel successo interno contro la capolista Sheriff segna perfino la rete del definitivo 3 a 1 al minuto 67. Ma prima di quel gol, l’olandese convince per decisione negli interventi e leadership: sempre più insostituibile nell’Inter di mister Inzaghi.
De Sciglio: voto 7. Poco prima della partita aveva detto che con Allegri era arrivata una nuova mentalità in casa Juventus. Come non credergli dopo la prestazione sontuosa di ieri, coronata dall’assist per il gol di Kulusevski: e pensare che solo qualche mese fa si parlava di escluderlo dalla lista Champions.
Di Marco: voto 6,5. Qualcuno fermi Di Marco sulla fascia sinistra! Il terzino nerazzurro, seppur partendo come centrale, si fa trovare pronto sulla fascia a crossare in occasione di molte azioni dell’Inter, il tutto con grande qualità e con un mancino da far invidia a molti numeri 10 del campionato italiano. Da una sua punizione arriva il corner che serve l’assist al gol di Dzeko per l’1 a 0: neanche serve precisare chi abbia battuto quel calcio d’angolo.
Vidal: voto 7,5. È tornato king Arturo. Il cileno lotta su ogni pallone dal fischio iniziale a quando lascia il campo per Gagliardini ma non solo: carica i suoi nel momento più duro della partita e, su intuizione illuminante di Dzeko, segna la rete del 2 a 1 calciando di sinistro, da posizione defilata, un pallone che se non fosse entrato avrebbe compromesso il percorso dei nerazzurri. Condizione ritrovata o semplice illusione di una notte di fine ottobre?
Zappacosta: voto 6,5. Buona la prova dell’esterno atalantino. È suo l’assist dell’iniziale 1 a 0 siglato da Pasalic, poi tanta quantità per contenere le ripartenze di Rashford che infatti fatica ad entrare nel vivo della partita. Nella ripresa crolla assieme al resto della sua squadra.
Tonali: voto 6. Nella sconfitta esterna del Milan contro il Porto, segnata dai tanti assenti e da un errore arbitrale che condiziona il gol dei portoghesi, l’unica nota positiva è rappresentata da un ritrovato Sandro Tonali: il centrocampista ex Brescia imposta senza paura e serve palloni importanti a Giroud e compagni, ma la squadra non lo assiste.
Dzeko: voto 8. Il cigno di Sarajevo è l’MVP indiscusso della serata interista. Il gol, l’assist a Vidal e un recupero difensivo nella ripresa che scalda San Siro. Può bastare?
Giroud: voto 6. Il francese merita la sufficienza per la buona volontà e l’esperienza internazionale messa a disposizione dei suoi compagni ma la realtà è amara: un solo tiro in porta è troppo poco per vincere la partita, l’età un deterrente che gli impedisce di essere il Giroud di una volta.
Chiesa: voto 6. L’esterno gioca una partita sottotono ma è comunque un pericolo per la difesa dello Zenit, costretta ad abbassarsi più del solito quando lui riparte.