Type to search

I primi punti fermi delle indagini sul rogo di Notre Dame

Share

Nessuna indicazione di atto doloso, è quella “accidentale” la pista privilegiata nelle indagini sulle cause dell’incendio che ha parzialmente devastato la cattedrale di Notre Dame de Paris e alle quali lavorano incessantemente 50 investigatori.

Secondo quanto riferito dal procuratore Remy Heitz, “cinque società sono intervenute nel cantiere, e oggi gli inquirenti hanno cominciato a sentire i lavoratori di queste società”, una quindicina di operai.

L’incendio è stato in parte collegato al cantiere di ristrutturazione della guglia gotica, dalla quale nei giorni scorsi sono state tirate giù 16 statue di rame. Secondo le prime indicazioni dei pompieri, il rogo si sarebbe sviluppato da un’impalcatura presente sul posto per i lavori di restauro, mentre Le Parisien cita una fonte di polizia secondo la quale una saldatura sul telaio di legno avrebbe causato il primo focolaio. Un responsabile del cantiere ha comunque assicurato che “le procedure di sicurezza sono state rispettate”.

Heitz ha avvertito che le indagini saranno “lunghe e complesse”. Ha anche rivelato che “una prima allerta si è avuta alle 18.20”, ma che in quel momento non era stato individuato alcun focolaio. “Una seconda allerta – ha spiegato – si è avuta alle 18.43, a quel punto le fiamme sono state individuate e la chiesa, dove era appena iniziata la messa, è stata evacuata”.

Le autorità hanno comunicato che la struttura della cattedrale “tiene bene”, anche se sono state individuate delle “vulnerabilità” nell’edificio, soprattutto a livello della volta e di un timpano del transetto nord che deve essere messo in sicurezza”. Per questo, cinque palazzi vicini sono stati evacuati.

Secondo quanto riferito dal sottosegretario agli Interni, Laurent Nunez, la chiesa è salva grazie ad un ‘blitz’ durato 15-30 minuti di 20 eroici pompieri, che, rischiando la vita, sono entrati nelle due torri della cattedrale per affrontare le fiamme dall’interno. Le opere più preziose sono state messe al sicuro ieri sera, all’Hotel de Ville, la sede del Comune, in particolare la corona di spine e la tunica di San Luigi. Il resto del Tesoro sarà messo in sicurezza al Louvre, tra oggi e domani. Le tele più grandi, in particolare una serie di dipinti del XVII e XVIII secolo, probabilmente saranno rimossi venerdì mattina; forse danneggiati dal fumo, saranno protetti, deumidificati e restaurati. I rosoni del transetto nord, sud e ovest non hanno subito danni catastrofici.

Vedi: I primi punti fermi delle indagini sul rogo di Notre Dame
Fonte: estero agi


Tags:

You Might also Like