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Il governo dopo 90 giorni: cosa ci riserverà tra impegni europei e ipotesi aumenti IVA?

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Il commento del presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro

Sembra il titolo di un film ma è la realtà,  dopo 90 giorni finalmente il Paese ha un nuovo Governo le cui vicissitudini passeranno alla storia. Come non si potranno dimenticare le offese al Capo dello Stato  e alla rappresentanza femminile del Paese.

“Auguro al nuovo esecutivo guidato da Giuseppe Conte di lavorare subito per il bene del paese ma non come avvocato difensore perché il cittadino e quindi il contribuente non è colpevole.  Come organizzazione abbiamo lanciato il patto tra Stato e Contribuenti e lo porteremo avanti  perché il compito del governo, secondo noi, è fare riforme che portano imprese e famiglie ad avere un fisco amico e coerente con le capacità di reddito, un sistema bancario più trasparente e contrastando eventuali abusi che portano per esempio ad usura ed anatocismo.” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente di Confedercontribuenti.

Tra le informazioni trapelate pare che il neo ministro  all’economia Tria sia favorevole alla flat tax e favorevole all’aumento dell’Iva previsto dalle clausole di salvaguardia  allo scopo di finanziare la riforma fiscale prevista dal contratto.

“Lo hanno definito un governo del cambiamento, speriamo non lo sia troppo in rosso per i contribuenti”- continua Finocchiaro.

Nella lista dei vari dicasteri si nota poca presenza femminile e la nomina al MIBACT, un settore importante nel nostro Paese, di un  manager della formazione, moda e design.

“Avrà sicuramente  una alta concezione del bello auspichiamo però che abbia anche preparazione e dimestichezza nel risolvere i problemi in ballo per esempio per le professioni turistiche che meritano di essere tutelate e dotate di una normativa a livello nazionale.  Inoltre  – conclude Finocchiaro – altra nota stonata soprattutto per chi dopo anni ha visto con la Legge del ‘Dopo di Noi’  un trampolino per il riconoscimento dei diritti delle persone ‘speciali’ , leggere  di una Ministero per la Disabilità porta indietro di anni pur parlando di terza repubblica”.

 


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