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Gli eventi che hanno cambiato la storia dell’uomo

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di Ettore Minniti

La storia dell’umanità è ricca di scoperte memorabili, nate dall’ingegno, dalla casualità o da una combinazione dei due fattori, ma anche dalla curiosità di nuove scoperte oltre ogni immaginazione.

Alcune hanno cambiato il corso della storia e plasmato il mondo intero; difficilmente potremmo immaginare il nostro stile di vita di oggi, senza di esse: il fuoco, l’elettricità e i suoi utilizzi, l’antibiotico, il vaccino, il DNA

E poi ci sono i folli viaggiatori che hanno sfidato l’impossibile al limite dell’umano.

Tra di essi Ulisse (che non è frutto della fantasia di Omero), l’eroe del ‘folle volo’ come lo descrive Dante nel XXVI Canto dell’Inferno. Un viaggiatore del tempo desideroso di ripartire dalla sua terra natale per affrontare il mare e tentare nuove esperienze in territori mai attraversati.

Annoveriamo anche Cristoforo Colombo partì con le sue caravelle, il 3 agosto 1492 da Palos de la Frontera, verso le Isole Canarie, navigando per oltre un mese senza scorgere terra, in mezzo a mille insidie, quando la mattina del 12 ottobre, le tre caravelle riuscirono a trovare un varco nella barriera corallina, sbarcando, sfiniti, su l’isola che Colombo battezzò con il nome di San Salvador.

Imprese epiche vere o fantasiose che hanno spinto l’uomo ad andare oltre.

Tra queste folle avventure non possiamo non citare quando, il 20 luglio 1969, l’uomo sbarcò sulla Luna. Un’avventura meravigliosa, fantastica e senza precedenti.

Una volta sbarcati sulla Luna, l’astronauta americano Neil Armstrong, comandante della missione, dopo aver aperto il portello, incominciò a scendere dalla scaletta. Arrivato all’ultimo gradino pronunciò la storica frase: “È un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l’umanità”.

Il 16 luglio 1969 la missione spaziale Saturno V partì da Cape Canaveral alla volta dello spazio, con il suo eroico equipaggio.

Il giorno 20 successivo, mentre Collins rimaneva sul Columbia, che era il modulo di comando, Armstrong e Aldrin entravano in quello lunare, denominato Aquila. Alla 13esima orbita lunare i due moduli si separarono e Aquila accese i motori per cominciare la discesa.

Oltre 500 milioni di persone, in tutto il mondo con il fiato sospeso, seguirono in TV ogni fase di questa storica missione. Immagini in bianco e nero annunciavano che l’uomo aveva raggiunto un traguardo inseguito da tempo, spalancando così le porte a un futuro quasi fantascientifico.

La cronaca (e la storia) ci narrano che erano le 22,17, ora italiana, quando comunicò al centro di controllo di Houston: “Aquila è atterrata”.

Quelle parole arrivarono forte e chiare al centro di controllo della Nasa, per poi rimbalzare in un attimo sulle televisioni e le frequenze radio di tutto il mondo, provocando un entusiasmo che non è stato molto probabilmente ancora eguagliato da nessun’altra impresa umana.